A Villa Manin di Passariano partecipata assemblea di Confartigianato Trasporti Fvg che rappresenta 792 aziende

Per la transizione ecologica nel trasporto servono «provvedimenti equilibrati, realizzabili e che tengano conto anche della sostenibilità economica delle aziende». Inoltre, «invece di puntare solamente sulla soluzione dell’elettrico, che per una gran parte del nostro comparto è irrealizzabile, si dovrebbe valutare con più attenzione l’alternativa di nuovi carburanti in sostituzione del diesel tradizionale».

È una delle osservazioni centrali che l’autotrasporto artigiano del Friuli Venezia Giulia ha espresso sabato 6 aprile a Villa Manin di Passariano, dove è stata celebrata l’assemblea regionale di Confartigianato Trasporti Fvg dedicata a «Sostenibilità e innovazione per l’autotrasporto del futuro». A mettere a fuoco uno dei problemi più spinosi che stanno affrontando oggi le 792 imprese artigiane attive in Friuli Venezia Giulia è stato il capocategoria Stefano Adami, davanti a una folta platea di convenuti. Con lui sono intervenuti il presidente regionale di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti, il segretario nazionale di Confartigianato Trasporti, Sergio La Monte, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, il segretario regionale di Confartigianato Fvg Enrico Eva. Interventi anche del responsabile delle alimentazioni alternative di Iveco, Valerio Vanacore, di Alessio Sitran di Continental-Vdo per le prossime scadenze per aggiornare il tachigrafo e del rappresentante di Stefanelli, la concessionaria Iveco in Friuli Venezia Giulia. A coordinare i lavori, Paolo Sartor, docente e consulente logistico.

«Anche l’autotrasporto è consapevole e favorevole alla sostenibilità verso una transizione green e di salvaguardia dell’ambiente – ha proseguito Adami –, ma ciò non può e non deve avvenire esclusivamente sulle spalle delle imprese che devono essere attori protagonisti e non vittime della transizione ecologica».

A evidenziare il ruolo cruciale del comparto nel mondo economico, e in quello del Friuli Venezia Giulia in particolare, è stato il presidente regionale di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti. Ricordando il ruolo strategico che l’autotrasporto ha avuto nel periodo del Covid, il presidente ha sottolineato «il valore di questo comparto in un’economia che viaggia in tempo reale e in cui i mezzi sono diventati addirittura i magazzini delle imprese. Il nostro autotrasporto – ha aggiunto riferendosi a quello regionale – è molto attento alla sostenibilità. Le aspettative degli imprenditori sono quelle di lavorare e di lavorare per la gente nel rispetto dell’ambiente. Per questo – ha concluso – chiedono considerazione».

Una considerazione che i vertici nazionali di Confartigianato hanno assicurato di chiedere al Governo al Tavolo delle Regole attivato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Sono tre le questioni su cui ci stiamo concentrando – ha spiegato il segretario La Monte -: attivare regole stringenti perché tutti assolvano agli obblighi per la sicurezza e ne sostengano i relativi costi, così che le tariffe si costruiscano a partire da questi principi; rafforzare le norme affinché i pagamenti da parte dei clienti siano effettuati nei tempi previsti, viceversa sono impossibili gli investimenti; regolare i tempi di carico e scarico delle merci». Non da ultimo, ha aggiunto La Monte, «stiamo lavorando per un nuovo Fondo investimenti, al fine di supportare in modo efficace il rinnovo dei mezzi».

A fronte delle considerazioni portate dalla categoria e delle evidenze che gli esperti hanno messo a confronto riguardo ai mezzi alimentati a elettrico, biodiesel e metano o biometano, l’assessore Amirante ha assicurato l’impegno della Regione «per incrementare la rete di distribuzione di metano e biodiesel negli interporti, porti e nei luoghi della logistica a partecipazione pubblica, al fine di supportare una transizione ecologica sostenibile dalle aziende». Per utilizzare il biodiesel, infatti, non c’è bisogno del cambio del mezzo e i mezzi a metano hanno un costo decisamente inferiore rispetto a quelli alimentati ad elettricità.

In Friuli Venezia Gilia sono attive 792 impese artigiane di trasporto merci su strada e 285 non artigiane. Complessivamente il settore impiega 7.894 addetti, secondo i numeri forniti dall’Ufficio studi di Confartigianato-Imprese Udine.