AAA batterie ecosostenibili cercasi. Bando Ue da 3 miliardi di euro
La discussa e discutibile scelta di elettrificare il trasporto ha aperto scenari complicati soprattutto sul tema della reperibilità di batterie sostenibili anche sul piano della produzione e del successivo smaltimento. Un problema che rischia di frenare non poco lo sviluppo della cosiddetta mobilità sostenibile. Si cerca di correre ai ripari e così mercoledì scorso la Commissione europea ha proposto una proroga specifica una tantum, fino al 31 dicembre 2026, delle norme di origine vigenti per i veicoli elettrici e le batterie nell’ambito dell’accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione. In sostanza si è capito che i vincoli previsti avrebbero reso impossibile la realizzazione di progetti che da scritti diventassero reali. C’è da scommettere che nn sarà la prima e ultima deroga ad essere messa in campo perché la rivoluzione elettrica rischierebbe di diventare ambientalmente sostenibile ma lasciando a piedi milioni di europei, ovviamente quelli con capacità economiche inferiori. Fata la deroga batterie, al contempo, la Commissione ha anche spiegato che fornirà finanziamenti fino a 3 miliardi di euro ai produttori europei di batterie più sostenibili per cercare, evidentemente soluzioni alla forse troppo affrettata scelta. Questo genererà o dovrebbe generare, importanti effetti di ricaduta sull’intera catena del valore delle batterie europee, in particolare sul suo segmento a monte, e sosterrà l’assemblaggio di veicoli elettrici in Europa. Le norme di origine relative ai veicoli elettrici e alle batterie nell’ambito dell’accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione sono state elaborate nel 2020 per incentivare gli investimenti nella capacità di produzione di batterie nell’UE. Circostanze non previste nel 2020, tra cui l’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, l’impatto della pandemia di COVID-19 sulle catene di approvvigionamento e l’aumento della concorrenza da parte dei nuovi regimi internazionali di sostegno alle sovvenzioni, hanno generato una situazione in cui l’espansione dell’ecosistema europeo delle batterie è stata più lenta di quanto inizialmente previsto.
In questo contesto, e alla luce delle preoccupazioni espresse dall’industria automobilistica, chimica e delle batterie in Europa, la Commissione Ue ha adottato ieri la sua proposta di decisione del Consiglio. La Commissione ha ribadito anche il suo impegno politico e il suo sostegno strategico per promuovere ulteriormente la produzione di batterie nell’Unione. A questo scopo è pensato il finanziamento di 3 miliardi.
La proposta della Commissione è triplice:
Una proroga una tantum delle norme vigenti fino al 31 dicembre 2026.
Una clausola che rende giuridicamente impossibile per il consiglio di partenariato UE-Regno Unito prorogare ulteriormente tale periodo, conferendo un carattere definitivo alle norme di origine in vigore a partire dal 2027.
Incentivi finanziari specifici volti a stimolare l’industria delle batterie dell’UE: in linea con i recenti sforzi della Commissione per potenziare la dimensione industriale del Green Deal europeo, la Commissione intende istituire uno strumento dedicato per la catena del valore delle batterie nell’ambito del Fondo per l’innovazione. Questo favorirà un sostegno più rapido ed efficiente in termini di costi alla fabbricazione delle batterie più sostenibili negli Stati membri. La Commissione inviterà inoltre gli Stati membri a partecipare finanziariamente all’invito a presentare proposte, beneficiando in tal modo del servizio di selezione dei progetti a livello dell’UE, per evitare la frammentazione del mercato delle batterie nell’UE e risparmiare costi amministrativi.