Bando per la direzione del museo “De Rocco”: Pace fatta fra Comune di San Vito al Tagliamento e l’associazione “Mi Riconosci?”

In seguito alla denuncia a mezzo stampa dell’associazione “Mi Riconosci?”, secondo la quale il bando emesso dal Comune di San Vito al Tagliamento per un incarico di direttore scientifico della sezione archeologica del sanvitese museo “F. de Rocco” risultava scorretto nella forma e nei contenuti, proponendo un compenso annuale di soli seimila Euro a fronte di incarichi e responsabilità di grande impegno e peso, il Comune, nella persona del Sindaco e dell’Assessore alla Vitalità, ha acconsentito a un incontro con alcune attiviste dell’associazione. A spiegarlo, in una nota, sono le storiche dell’arte Giulia della Ricca ed Erica Martin  che hanno  espresso al primo cittadino il proprio parere riguardo al discusso bando. “La nostra associazione si batte da anni per il corretto riconoscimento dei diritti e della professionalità di chi, come noi, opera nel campo dei beni culturali; il bando emesso dal comune di San Vito, a nostro parere, era espressione di un sistema – purtroppo diffuso in tutta la Penisola – che penalizzava, anche economicamente, figure di elevata specializzazione e alto profilo professionale”, dichiara Erica Martin. “Abbiamo pertanto fatto notare a Sindaco e Assessore come la mole di lavoro prevista all’interno del bando per la figura del direttore della sezione archeologica fosse del tutto sproporzionata rispetto al compenso, il quale non si configurava, per la sua entità, come stipendio, bensì come mero rimborso.” “Anche i requisiti richiesti per l’ottenimento del posto apparivano eccessivi rispetto all’incarico”, aggiunge Giulia della Ricca: “una figura di elevata professionalità come un archeologo con master di secondo livello avrebbe dovuto essere impiegato per qualche ora alla settimana con un riconoscimento economico irrisorio”. Il Sindaco ha accolto le osservazioni delle attiviste, comprendendo i motivi della loro critica, riconoscendo le carenze del bando e impegnandosi a garantire, nel caso di futuri incarichi nel settore cultura, un corretto bilanciamento tra competenze richieste, incarichi, responsabilità e riconoscimento economico. Nel corso del confronto, il primo cittadino ha spiegato che l’Amministrazione intendeva in realtà avviare poco a poco l’iter per la riapertura del museo “de Rocco” e necessitava, quindi, di un esperto, ma non a tempo pieno; da ciò discendeva l’intenzione di avvalersi del direttore per un numero limitato di ore e con un compenso non elevato. Le attiviste, di contro, hanno fatto notare che dal testo del bando questa intenzione non emergeva, né era chiaramente espressa. Il Sindaco ha accolto anche questa osservazione, dichiarandosi ancora una volta aperto al confronto, per trovare assieme alle attiviste e professioniste dei beni culturali una soluzione che permettesse al Comune di avvalersi di un esperto, rispettandone la dignità di lavoratore e riconoscendone la professionalità.
“Siamo soddisfatte dell’esito dell’incontro”, dice Erica Martin, “perché dimostra che il dialogo tra professionisti del campo culturale e pubbliche amministrazioni è possibile e può portare buoni frutti”. “La tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale, nonché la sua messa a disposizione della cittadinanza prima, e dei turisti poi, sono possibili se vi è un dialogo tra chi nella cultura ci lavora con competenza e coloro che amministrano la cosa pubblica”, aggiunge Giulia della Ricca; “la percezione che emerge da una corretta gestione museale, e da un corretto riconoscimento di chi nel museo presta la propria opera professionale, è quella della cultura come un diritto di ogni cittadino, come una parte integrante e necessaria della vita della collettività e del singolo. Siamo felici che il primo cittadino di San Vito condivida questa nostra visione e disponibili a continuare il confronto costruttivo con l’Amministrazione.”

 

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