Adunata verso il sipario. In serata sarà tutto finito e resterà solo l’eco dei soliti stucchevoli discorsi. Da registrare l’ignobile attacco no vax al generale Figliolo

L’adunata degli alpini è ormai in dirittura d’arrivo con una tabella di marcia probabilmnete accelerata dalle poco favorevoli condizioni meteo. La pioggia non rovinato la festa ma ha reso certamente più disagevole lo svolgimento della manifestazione. Alla fine della sfilata saranno stati poco meno di 80.000 le penne presenti sul percorso che ha attraversato la città di Udine. Sicuramente c’è chi sta tirando un sospiro di sollievo che comunque sia andato tutto bene e che le criticità siano state limitate. La cronaca ci racconta si un uomo soccorso dal personale sanitario in servizio nella Centrale operativa mobile del Sores, nel pomeriggio di ieri in piazza Matteotti. Un malore più grave degli altri (già fino a ieri sera 130 chiamate) dato che l’uomo è andato in arresto cardiocircolatorio. Per fortuna la persona è stata rianimata dal personale sanitario, il suo cuore ha ripreso a battere ed è stato trasportata in codice rosso all’ospedale Santa Maria della Misericordia. I dati di emergenze sanitarie della giornata di oggi non sono stati resi ancora noti, ma pare che sia rimasto in media rispetto a ieri e comunque in percentuale non particolarmente preoccupanti vista la grande mole di persone. Anche sul piano dell’ordine pubblico non sono state segnalate emergenze particolari. Due denunce di furto e e qualche chiamata alle forze dell’ordine per qualche testa calda forse particolarmente carburata dall’uso non morigerato di alcool. “Sta andando tutto bene tranne il meteo avverso e piccoli problemi ieri alla stazione ferroviaria che abbiamo risolto velocemente, ha detto il prefetto di Udine Massimo Marchesiello ai microfoni del Tgr regionale Rai.  Tireremo le fila stasera, ma mi sembra che tutto stia andando nel modo migliore”. Bene quindi, ed anche se ribadiamo che questo tipo di manifestazioni, con numeri così elevati di partecipanti, creano possibili rischi ma soprattutto disagi certi alle città dove si svolgono, è giusto riconoscere che tutto non ha caso è andato per il meglio. Per il resto, da registrare invece, la solita stucchevole parata di politici e di discorsi opportunity che una volta pronunciati cadono nel dimenticatoio, ma che evidentemente piacciono nel momento a chi si sente gratificato dagli inni alla banalità e trova in quelle parole godimento.
Da segnalare invece una nota stonatissima: sono stati incollati in giro per la città degli ignobili adesivi raffiguranti il volto del generale Francesco Paolo Figliuolo inquadrato in un mirino con una frase che incitano alla “caccia l’alpino”. Come è noto il generale Figliolo oggi al vertice del Comando operativo di vertice interforze dello Stato maggiore della Difesa, è stato commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale. Gli autori di questa ignobile azione sono esponenti orbitanti nell’area dei cosiddetti No vax che si caratterizzano sempre di più per la loro insensata e violenta battaglia contro il buonsenso. Personaggi, bisogna però dirlo, ai quali più di qualcuno nei mesi scorsi ha strizzato l’occhio. Compresi alcuni di quelli che oggi, usurpando il cappello d’alpino che non gli appartiene si è sperticato in dichiarazioni e lodi, perchè sul carro nazional popolare si deve sempre salire.