Agricoltura: Bocciata la mozione del Patto per l’Autonomia che chiedeva di rivedere la Pac nel segno del Green Deal europeo
«Ha prevalso una visione vecchia dell’agricoltura. Invece è il momento di guardare avanti, di convertire l’agricoltura verso forme di produzione innovative, a basso impatto, che maggiormente corrispondono alla crescente domanda di famiglie e consumatori per prodotti alimentari di qualità che rispettino la salute e l’ambiente. Evidentemente la maggioranza regionale non è consapevole della necessità, che è urgenza, di un cambiamento forte nella direzione della sostenibilità. Per fortuna che la Regione Friuli-Venezia Giulia si è candidata come regione pilota Green Deal…». È il commento del capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, dopo la bocciatura, ieri in Aula, della mozione con la quale Moretuzzo e il collega Giampaolo Bidoli chiedevano al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione di attivarsi presso il Governo, il Parlamento e il Comitato europeo delle Regioni per far sì che i regolamenti per la nuova Politica agricola comune 2021-2027 siano allineati alle strategie “Farm to Fork” (“Strategia dal campo alla tavola per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente”) e “Biodiversità 2030”, chiavi di volta per la realizzazione del Green Deal, ovvero la traduzione europea degli impegni internazionali in materia di clima e sostenibilità nonché un vero e proprio progetto di leadership europea sul tema dell’ambiente.
«La Pac può diventare strumento per realizzare appieno la transizione ecologica dell’agricoltura. Con la nostra mozione avevamo proposto di assicurarsi che la Pac non sostenesse o incentivasse pratiche dannose o incompatibili con il Green Deal e di finanziare quelle che riducono gli impatti su acqua e aria, che conservano la fertilità del suolo e degli ecosistemi e che promuovono la transizione verso modelli alimentari sostenibili. Avevamo chiesto di riportare al centro dell’attenzione le piccole realtà agricole, sostenendole economicamente, ma anche di rafforzare il valore aggiunto delle economie locali attraverso filiere corte e la promozione di modelli business orientati alla salute e alla sostenibilità nelle aree rurali», spiega Moretuzzo, che ricorda: «Sono temi che ci stanno molto a cuore. Avevamo già sollevato alcune di queste questioni due anni fa in una mozione che avevamo ritirato, come ci era stato richiesto dall’assessore Zannier, a fronte della promessa di una discussione approfondita in Commissione. Da allora più nulla, nel totale disinteresse della Giunta regionale. È questo il momento di decidere quale futuro vogliamo lasciare alle nuove generazioni, non c’è più tempo. Le scelte sbagliate di oggi le pagheremo tutti domani».