Al Teatro Pasolini di Cervignano, “Un intervento” con Rita Maffei e Gabriele Benedetti

Un intervento la nuova produzione targata CSS Teatro stabile di innovazione del FVG approda mercoledì 27 febbraio ore 21 al Teatro Pasolini di Cervignano dopo il debutto in prima nazionale a Milano e a Udine per la Stagione Teatro Contatto.

Un intervento è un testo del pluripremiato drammaturgo inglese Mike Bartlett, che il regista Fabrizio Arcuri mette in scena per la prima volta in Italia – nella traduzione di Jacopo Gassman- per gli attori Rita Maffei e Gabriele Benedetti. Le scene sono realizzate da Luigina Tusini.

Protagonisti di Un intervento sono A e B, due amici che si sono incontrati a un party e non si sono più persi di vista. A tende a bere un po’ troppo e B si è fidanzato con la persona sbagliata e la sua relazione finirà male, o almeno, questo è quanto pensa A. B crede che A abbia un problema con l’alcol.

La situazione degenera quando A partecipa a una marcia contro l’intervento militare del governo in un altro Paese e B dichiara invece di essere a favore di quella guerra.

Un intervento porta in scena due amici che la pensano in modo diverso su tante cose, ma che sanno che cosa significa discutere di questioni importanti.

Lo spettacolo ci fa riflettere su quanto accade nel mondo mentre le nostre vite continuano apparentemente come sempre, fra amori, tradimenti, amicizie, piccoli egoismi quotidiani. Sul copione l’autore precisa che A e B possono essere interpretati da attori di qualsiasi età, genere, etnia.

“Due attori davanti a un sipario che non si aprirà mai – racconta il regista Fabrizio Arcuri – Queste le poche note del testo che subito ci mettono davanti a un’evidenza: lo spettacolo non ci sarà, non ci sarà nelle modalità in cui siamo abituati, niente scena, niente luci, pochi oggetti. Mike Bartlett sembra suggerire che si tratta di un piccolo episodio di vita di tutti i giorni, quello che stiamo per condividere, e non ricorre all’artificio della rappresentazione.

Non chiede agli spettatori di immedesimarsi, – continua Arcuri- ma di partecipare a un dibattito e prendere continuamente una posizione. Gli stessi attori parlano tra loro ma si confidano con il pubblico, da quale parte stare? Siamo favorevoli a un intervento? Ma a quale? Sono talmente tanti gli interventi che sarebbe necessario fare, tra vita privata e riflessioni politiche, da costringerci a considerarne ogni risvolto. E anche quello che sembra più coerente ha sempre il suo lato negativo”.

5 atti brevi per riflettere sui nostri comportamenti, sul nostro disagio nelle relazioni, sul nostro disagio nello stare al mondo, nel vivere in questa società, sull’origine stessa di questo disagio.