Alcuni cittadini di Udine si dicono esclusi arbitrariamente dal sindaco Fontanini dall’inserimento nei consigli di quartiere
Con una nota firmata alcuni cittadini lamentano di essere stati “esclusi arbitrariamente dal sindaco Fontanini dall’inserimento nei consigli di quartiere”. Scrivono Alessia Ambrosin CdQ 6, Claudia Gallanda CdQ 8, Germano Vidussi CdQ 4: “«Gli assessori sapevano della vostra esistenza e del vostro ruolo, era compito loro interfacciarsi con voi. Se hanno mancato in questo, hanno sbagliato» Ecco la frase con cui, sul MV del 17 c.m., il sindaco Fontanini, che recentemente ha espresso la sua volontà di ricandidarsi a Sindaco di Udine, scarica agli “assessori” (quali?) l’intera responsabilità del mancato buon funzionamento dei consigli di quartiere.
Nulla di più sbagliato. Non perché non ci siano gravi e precise responsabilità in capo all’operato dell’assessore Falcone, ma perché l’assessore Falcone si trova, in questa situazione, in ottima, numerosa e titolata compagnia. Quella del sindaco Pietro Fontanini, del presidente del Consiglio comunale Enrico Berti e pure del vicesindaco Loris Michelini. Tutti loro sanno bene da tempo che in quasi tutti i consigli di quartiere mancano alcuni membri e che coloro che avrebbero tutte le carte in regola per poter legittimamente entrare, avendo partecipato al bando ed essendo in lista d’attesa, ancora non sono stati nominati dal sindaco. Trattasi di cittadini che non mi risulta siano legati a partiti e proprio per questo liberi di esprimersi nell’interesse della città. Ma questo non è loro possibile, oltretutto in violazione del regolamento fortemente voluto proprio dal sindaco, almeno in teoria per “dar voce ai cittadini” ! La situazione più scabrosa ha luogo nel quartiere n. 4 citato alla fine dell’articolo. Ebbene, in questo quartiere, che è stato oggetto del pessimo iter sui lavori della chiesetta di Baldasseria, ben due cittadini hanno da un anno rinnovato in modo formale la loro disponibilità a partecipare. Per il restante membro il sindaco poteva consultare (avendo i riferimenti) le persone in lista d’attesa. Nulla di questo è stato fatto.
Che sia meglio gestire i feudi solo con i propri obbedienti sodali e con membri dell’opposizione che non fanno opposizione? Perché?
Se il Sindaco Fontanini vuole proseguire la sua candidatura inizi a rispettare il regolamento, non solo quello dei consigli di quartiere ma anche quello del consiglio comunale. Attendiamo fiduciosi”.