Moretuzzo sulla Cimpello-Gemona: «Fuori luogo le accuse della Giunta ai Comuni, serve rispetto istituzionale»

«Mi sembra fuori luogo la presa di posizione dell’Assessora Amirante relativa all’incontro che si è svolto a Fagagna lunedì scorso sul tema della Cimpello-Gemona, in particolare l’accusa rivolta ad Amministrazioni comunali che esprimono democraticamente le loro preoccupazioni». Così il consigliere regionale e segretario del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo  ieri  dopo le dichiarazioni dell’Assessora Cristina Amirante. Fra l’altro aggiungiamo noi che incontro simile si è svolto ieri sera a Moruzzo nel quale sono emerse tutte le criticità di un tracciato impattante che necessita di una profonda revisione dell’opera, magari il suo abbandono.  Del resto il 4 aprile scorso a margine della seduta della IV Commissione consiliare era stato sempre  segretario  Massimo Moretuzzo, in realtà assieme all’intera opposizione,  a lanciare l’ennesimo allarme: «Dopo 9 mesi, spiegava Morettuzzo,  finalmente siamo riusciti ad avere un’audizione sui risultati dello studio di fattibilità per la strada Cimpello-Gemona, richiesta dal collega Putto oltre 9 mesi fa, e abbiamo potuto prendere atto delle intenzioni della Giunta regionale. La presentazione, spiegava Morettuzzo,  è stata solo parziale, per cui sarà fondamentale valutare in maniera approfondita tutti gli aspetti dello studio di fattibilità, sia le analisi di tipo economico che quelle ambientali e turistiche».  «Di certo – continuava Moretuzzo –, il tracciato previsto ci preoccupa notevolmente, visto che si prevede di attraversare con un’infrastruttura molto impattante alcuni dei territori paesaggisticamente più belli del Friuli, che rischia di rappresentare un’opera molto utile a soggetti e mondi economici che non appartengono alla nostra regione e una nuova servitù per le comunità friulane che hanno già dato molto in passato. Riteniamo che un’opera di questa portata e del costo di centinaia di milioni di euro, debba essere considerata anche alla luce di una riflessione complessiva sulla necessità di un cambio di paradigma nel modello di sviluppo economico, che è diverso da quello che poteva essere immaginato qualche decennio fa. I progetti di opere impattanti, costose e legate a un’idea superata e meramente quantitativa di crescita economica, devono essere definitivamente messi nel cassetto».

«È sorprendente poi – ha aggiunto ieri  Moretuzzo – il fatto che l’Assessora dica che la Giunta regionale non intende approvare a breve lo studio di fattibilità, dopo che per mesi ha dichiarato pubblicamente il contrario, confermando questa posizione in occasione dell’audizione in IV Commissione tenutasi il 4 aprile scorso. Accogliamo quindi con soddisfazione la notizia che la Giunta intenda fare ulteriori approfondimenti sul tracciato, anche se lo studio, che ricordiamo ha previsto uno stanziamento di 300.000 euro ed è stato consegnato già nell’agosto del 2022, da quanto abbiamo appreso finora avrebbe bisogno a nostro avviso di ben altri approfondimenti, anche rispetto all’analisi socioeconomica del contesto territoriale e ai dati complessivi sulle prospettive della mobilità regionale. Ma ancora più sorprendenti sono le accuse che l’Assessora Amirante, di cui riconosciamo le competenze tecniche e la capacità lavorativa, ha rivolto alle iniziative dei Comuni di Fagagna e di Moruzzo, arrivando a tacciarli di scelte propagandistiche e di mancanza di rispetto istituzionale. Accuse totalmente fuori luogo, soprattutto se si considera che l’Assessora davanti alla legittima richiesta della minoranza ha evitato per oltre otto mesi di riferire in Commissione sugli esiti dello studio di fattibilità, in palese violazione del regolamento del Consiglio regionale, e ha preferito invece diffondere le ipotesi del tracciato scelto attraverso numerose dichiarazioni alla stampa, che hanno avuto ampia diffusione e suscitato legittima preoccupazione da parte di tante persone e territori sui quali rischia di impattare in modo devastante il progetto proposto. Se c’è stata quindi mancanza di rispetto istituzionale – conclude Moretuzzo –, questa è quella della Giunta nei confronti del Consiglio regionale e dei Comuni, non quella degli amministratori locali che hanno permesso alle tantissime persone che hanno partecipato democraticamente all’incontro pubblico di lunedì scorso, dimostrando ancora una volta di avere a cuore il futuro delle proprie Comunità».