Alleanza Verdi e Sinistra: Acciaieria in laguna: un ecomostro anche per i leghisti del FVG
“Dopo gli esiti del Congresso regionale del Carroccio ci aspettiamo che le due massime cariche della regione, il Presidente della Giunta Fedriga e quello del Consiglio Bordin, entrambi della Lega, rispettino il mandato a loro affidato dagli iscritti del Partito.” Con queste parole la Consigliera Regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra interviene sugli sviluppi della querelle dell’acciaieria proposta da Danieli e Metinvest, che dovrebbe essere costruita in comune di San Giorgio di Nogaro a ridosso della laguna di Grado e Marano.
“Anche i leghisti friulani, nonostante le parole chiare dell’assessore Bini che garantiscono l’esclusione dell’acciaieria in uno dei luoghi della regione più delicati dal punto di vista ecosistemico, hanno voluto avere la certezza che gli interessi di pochi non vadano a ledere la salute dei cittadini, intaccando l’ambiente lagunare e mettendo in crisi tutto il comparto turistico. La mozione votata all’unanimità apre una forte contraddizione all’interno della destra: lo scorso anno la stessa maggioranza ha approvato, con la legge di assestamento di bilancio, la costruzione del polo siderurgico mentre oggi, dopo aver illuso i proponenti, fa una brusca retromarcia.” Prosegue la Consigliera Pellegrino: “Come Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo subito cercato di far comprendere a Danieli e alla politica regionale e nazionale l’insensatezza di un insediamento siderurgico realizzato in prossimità di un sito di interesse comunitario ad alta tutela naturalistica. Evidentemente – conclude l’esponente regionale – le nostre ragioni stanno facendo breccia anche nella Destra di governo che riconosce nell’acciaieria un ecomostro. Auspichiamo quindi che coloro che hanno il potere di decidere abbiano la forza di opporsi alla realizzazione di un progetto che nessuno vuole. Ci auguriamo che tutto questo sia stato solo un terribile incubo e che non diventi mai realtà”.