Ambiente – Capozzella M5s Pordenone: “spopolamento montagna, regione favorisca politiche attive per turismo, occupazione e servizi”

Lo spopolamento della montagna in Friuli Venezia Giulia – in particolare nel pordenonese – è un fenomeno che si sta verificando da decenni. Secondo i dati dell’ISTAT, tra il 2011 e il 2021 la popolazione residente nelle aree montane della regione è diminuita del 12,4%, passando da 113.825 a 99.551 abitanti. Lo spopolamento della montagna ha un impatto negativo sull’economia e sulla società locale. Le aree montane perdono forza lavoro e capacità produttiva, e la popolazione anziana diventa sempre più numerosa e meno autonoma. Questo fenomeno è dovuto a una serie di fattori, tra cui: l’industrializzazione e l’urbanizzazione, che hanno attirato la popolazione verso i centri urbani; la crisi del settore agricolo, che ha reso meno redditizia l’attività agricola in montagna; il progressivo invecchiamento della popolazione, che ha ridotto il numero di giovani in età lavorativa. Per contrastare questo fenomeno, la Regione dovrebbe favorire investimenti nell’agricoltura e nel turismo lento, per creare nuove opportunità di lavoro; avviare una poluitica di sostegno all’innovazione e alla digitalizzazione, per rendere le imprese locali più competitive; realizzare interventi per migliorare la qualità della vita, come la costruzione di nuove infrastrutture e la promozione di servizi sociali e sanitari.
Così il coordinatore provinciale del Movimento 5Stelle Mauro Capozzella in merito alla presentazione del progetto a favore della montagna che prevede una migliore organizzazione sei sentieri alpini.
Alcuni dei progetti specifici per contrastare lo spopolamento della montagna includono il progetto “Montagna attiva”, che prevede investimenti per la promozione del turismo sostenibile e l’attrazione di nuove imprese; il progetto “Smart mountain”, che mira a migliorare la connettività e la digitalizzazione delle aree montane; il progetto “Montagna viva”, che prevede interventi per migliorare la qualità della vita dei residenti, come la costruzione di nuovi servizi sociali e la promozione della cultura. Tutte iniziative che dovrebbero avere un decisivo sostegno da parte della Regione coinvolgendo strutture ed anti privati in un progetto organico e strategico di aiuto e rilancio della montagna regionale