Ancora prese di posizione sul caso Sores. Interventi di Simona Liguori (Cittadini), Sebastiano Badin (Sinistra Italiana) e del capogruppo Dem Diego Moretti
Come avevamo preannunciato questa mattina la situazione determinata dalla sospensione del concorso Sores e dalle notizie relative sta lievitando ora per ora. Da registrare anche l’intervento anche della consigliera regionale Simona Liguori (Cittadini) che scrive: “La nostra sanità, i medici, gli infermieri e tutti gli operatori si meritano grande rispetto e non di assistere a episodi come questo”. “La gravità di questa vicenda – conclude l’esponente civica – urge dei chiarimenti immediati e spetta al presidente Fedriga, anche considerata l’importanza del tema delle vaccinazioni nella Conferenza delle Regioni che presiede, il compito di prendere in mano la situazione e dare le risposte che tutti a questo punto aspettano”.
Nota anche del segretario regionale di Sinistra Italiana Sebastiano Badin che scrive: Sinistra Italiana Friuli – Venezia Giulia esprime sconcerto per l’ennesima prova di incapacità di Riccardi: la nomina di De Monte, avvenuta d’imperio mentre era aperta una procedura concorsuale, è totalmente impropria. Il fatto che si tratti di un medico non vaccinato, checché ne dica il direttore dell’ARCS Tonutti, è quantomeno inquietante. La posizione di Sinistra Italiana FVG è chiara, un medico che a fine maggio, a pochi giorni dall’apertura delle vaccinazioni a tutte le fasce d’età, non è ancora vaccinato è un medico incapace di dare l’esempio ai suoi concittadini. Che questo medico poi possa raggiungere posizioni di assoluto valore dirigenziale è quantomeno discutibile, che lo faccia attraverso procedure opache che ledono i diritti dei partecipanti a regolare concorso è sconcertante. Stiamo assistendo all’ennesimo fallimento della gestione della sanità in regione, le cui responsabilità ricadono totalmente sul duo Fedriga – Riccardi. All’ennesimo episodio di questo tipo non potranno lavarsene le mani pilatescamente come fatto in passato: dopo lo scandalo della nave covid, dopo il conteggio creativo delle terapie intensive denunciato in una interrogazione parlamentare firmata da Fratoianni, dopo la gestione disastrosa delle RSA ecco aggiungersi un altro episodio che infanga il lavoro di tantissimi medici, infermieri, OSS che hanno lavorato in condizioni proibitive durante un anno e mezzo di pandemia. Riccardi, Fedriga, De Monte non hanno altra possibilità che fare un passo indietro. Si riapra il concorso e si faccia una campagna informativa capillare sulle vaccinazioni. Sinistra Italiana porterà la questione in tutte le sedi istituzionali preposte.
Dopo il segretario regionale Pd Shaurli anche il capogruppo del dem Consiglio regionale, Diego Moretti è intervenuto nella vicenda Sores ricostruendo anche con occhio alla passata legislatura l’allora posizione del centrodestra: “La decisione di Arcs di procedere alla sospensione del concorso già indetto e alla nomina diretta per la direzione della Sores (per altro part-time), è un’anomalia che oltre a lasciare interdetti, alimenta un clima di sospetti e apre a tutte le interpretazioni possibili. Dietro questa vicenda, in cui il curriculum e la professionalità di De Monte non sono in discussione, c’è una precisa e ineludibile responsabilità politica”. “Il fatto che si affidi la guida della Sores a chi la potrà seguire solo per due giorni alla settimana fa riflettere, anche perché l’assessore Riccardi, nella scorsa legislatura (da capogruppo di Fi) avanzò feroci critiche alla scelta di costituire la centrale unica e la Sores. Ora, non solo non si è toccata l’organizzazione di questa struttura, come promesso a inizio legislatura, ma la si vuole gestire con un direttore a tempo parziale”. Inoltre, sottolinea Moretti “è inaccettabile il fatto che un apprezzato professionista non si sia ancora vaccinato: ciò fa venir meno la fiducia verso il sistema sanitario nel suo insieme. La vaccinazione è l’unica strada vera per uscire dalla pandemia, ed è inutile lamentarsi della scarsa risposta alla campagna vaccinale in Fvg, soprattutto in determinate fasce d’età, se poi l’esempio non viene da chi opera in prima linea contro il virus. Come può ricoprire un incarico così delicato, un professionista che non si è vaccinato, peraltro direttore del dipartimento di anestesia e rianimazione di Asufc? Qualcuno, ai vertici politici sanitari e aziendali, pensa di intervenire? Adesso sono chiari i motivi del no alla commissione speciale sul Covid richiesta dall’opposizione e le prese di posizione nelle recenti audizioni sui posti letto nelle terapie intensive”.