Ancora una operazione della Guardia di Finanza di Pordenone. Nel mirino questa volta una falsa Onlus

La Guardia di Finanza della destra Tagliamento ha contestato all’Aero Club di Pordenone , che da anni opera sul campo di volo della Comina, la truffa ai danni dello stato. Dalle indagini delle fiamme gialle, coordinate dal sostituto procuratore Carmelo Barbaro della locale Procura di sarebbe emerso che l’associazione con statuto di Onlus, formalmente impegnata nel volontariato in ambito di ” Protezione Civile “, conduceva in realtà  da anni, attività ludico/sportive, anche aventi scopo di lucro. Le fiamme gialle hanno emesso un comunicato spiegando che  la sede dell’Associazione, anche nella fase emergenziale ospitava attività sportive di “softair”. Nel corso delle indagini è stato rilevata la presenza di personale associato all’Ente come “volontario di Protezione Civile ” che svolgeva in realtà in maniera sostanziale lavoro dipendente esclusivamente a favore dell’Associazione. Nel corso degli anni, sempre secondo le evidenze delle Fiamme Gialle  l’associazione sarebbe riuscita anche ad ottenere circa  560 mila euro di contributi dalla regione. La somma è stata già posta sotto sequestro dalla corte dei conti, mentre la regione ha provveduto a cancellare l’Onlus dal “registro generale del volontariato organizzato”, mentre l’agenzia delle entrate ha escluso l’onlus dalle associazioni che hanno diritto a beneficiare del 5 per mille. Alla conclusione delle indagini, risultano indagate per truffa tre persone succedutesi nel tempo nella rappresentanza legale della Onlus.  Da registrare la dichiarazione del componente della segreteria regionale Pd Fvg Renzo Liva: “Il meritorio lavoro d’indagine della Guardia di Finanza sta facendo emergere un quadro che, sommato al droni-gate con la Cina, rivela profili molto inquietanti. Se fossero confermate tutte le ipotesi di reato, dovremmo constatare che in un’area del territorio pordenonese e attorno a un’unica realtà si sono concentrate e intrecciate plurime e gravi attività criminali, con ramificazioni internazionali e accrediti istituzionali”. Lo rileva Liva, dopo che dalle indagini della Guardia di finanza di Pordenone è emerso che, formalmente dedita al volontariato in ambito di “Protezione civile”, in realtà conduceva, da anni, esclusivamente attività ludico sportive anche con scopo di lucro. “Auspichiamo che gli investigatori facciano al più presto chiarezza sulla situazione complessiva della Comina che – aggiunge Liva – da troppo tempo presenta ombre e interrogativi che richiedono risposte”.