Appello di Libera Fvg per il Primo Maggio 2024 in piazza a Monfalcone

“Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”, questo l’appello del Coordinamento Regionale di Libera Friuli Venezia Giulia. “Partiamo dallo slogan scelto quest’anno in occasione del Primo Maggio da Cgil, Cisl e Uil, prosegue la nota,  per unirci ai momenti di condivisione e ribadire (come riportato sul sito di Libera nazionale) che l’Impegno per la giustizia sociale, per la verità, per il bene comune comporta un investimento sul piano educativo e culturale. Un investimento che si traduce in un impegno quotidiano che rifugge i gesti plateali e passioni effimere e richiede conoscenza, etica e servizio. Fare la nostra parte contro corruzione, caporalato e sfruttamento significa rendersi conto che, anche se per molti il FVG è ancora descrivibile come “una terra di confine”, è importante ricordare che per la criminalità organizzata il concetto di confine è ampiamente superato. In Italia e nella nostra regione sono stati varcati diverse volte i confini della dignità e delle basi dei diritti umani. Non in situazioni occasionali e/o sporadiche, bensì in maniera organizzata e costante”. “Il caporalato è, infatti, prosegue Libera, esercitato in maniera diffusa e sistemica. Nelle regioni vicino a noi sappiamo essere in atto processi su fatti di corruzione e sfruttamento negli appalti e subappalti di diversi settori tra cui il navale e la metalmeccanica. Lavorare nella legalità significa, come cittadine e cittadini, essere sentinelle attive – soprattutto laddove questa pratica industriale si diffonde con la presenza di centinaia di ditte – per far si che la coscienza e la consapevolezza del valore del lavoro diventino patrimonio della collettività. Col desiderio di camminare con tutta la rete dei sindacati e non solo nelle azioni concrete del quotidiano, dalle aule dei tribunali ai posti di lavoro, alle aule delle scuole, vogliamo sollecitare le realtà territoriali (a partire dalle amministrazioni pubbliche della nostra regione) ad aderire alla campagna contro la corruzione promossa da Libera e a incontrarci per continuare a costruire rete. A chi corrompe, cioè “rompe il cuore” del Paese, vogliamo opporre l’Italia di chi costruisce, di chi salda le parole ai fatti, la speranza all’impegno, la conoscenza alla responsabilità. Sapendo, conclude la nota dell’associazione, che riparare gli strappi frutto dell’illegalità significa prima di tutto essere uniti per costruire il “noi” della Libertà che rifonda la Dignità umana”.