Approdata i parlamento la vicenda De Monte-Sores. Interrogazioni Pd alla Camera e Senato. In consiglio regionale formalizzata la mozione delle opposizioni
Giornata densa di avvenimenti sul fronte sanitario ed in particolare sulla vicenda Sores/ De Monte che è approdata a Roma con due interrogazioni al ministro della salute Roberto Speranza presentate nei due rami del Parlamento al Pd. Alla Camera, attraverso l’iniziativa dell’ex ministro della Salute e deputata Beatrice Lorenzin e al Senato dalla senatrice Tatjana Rojc a palazzo Madama. L’attenzione del Pd, si legge in una nota, ha inquadrato la sospensione della procedura concorsuale per la nuova guida della Struttura operativa regionale dell’Emergenza sanitaria (Sores) del Friuli Venezia Giulia e le insistenti e non smentite voci sulla mancata vaccinazione del direttore del Dipartimento di Anestesia e rianimazione di Udine, Amato De Monte, indicato alla guida della stessa Sores.
Le parlamentari, che ricostruiscono la successione fattuale e temporale che ha portato, “a procedura concorsuale aperta”, ad assegnare il dott. Amato De Monte alla Struttura operativa regionale Emergenza sanitaria a partire dal 1 giugno 2021 e richiamano le disposizioni di legge in materia di obbligo di vaccinazione del personale sanitario, chiedono al ministro di intervenire per chiarire “se sussistono elementi per intervenire sulla Regione affinché De Monte venga ricollocato o sospeso dall’incarico”.
Articolata la serie dei quesiti posti a Speranza: sui “presupposti e le condizioni per sospensione di una procedura concorsuale per l’incarico di direzione di struttura complessa”, sulla “procedura per il conferimento degli incarichi” e “sulla indennità di direzione di dipartimento nel caso di comando in una direzione di struttura complessa”. Viene richiamato anche il Decreto Legge dello scorso 1 aprile 2021 “in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici”, dove all’art. 4 si dispone che: “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali (…) sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione. La vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati”. Lo stesso decreto dispone “la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2”.
Non solo a Roma ma anche a Trieste prosegue l’impegno sulla vicenda da parte delle opposizioni ed è stata formalizzata la mozione che dovrebbe approdare in aula nella quale i firmatari chiedono l’impegno della giunta regionale per chiarire i motivi per cui è stata sospesa la procedura concorsuale per ricoprire il posto apicale di una struttura essenziale per la sapute pubblica quale sores privilegiando la chiamata ad personam, E a censurare le dichiarazioni rese ai media da chi rappresenta le istituzioni regionali, prendendo una posizione netta in riferimento all’inosservanza del personale sanitario al fine di mitigare le ricadute negative sull’efficacia della campagna vaccinale tra i cittadine del Fvg. A firmare la mozione i presidenti dei gruppi consiliari d’opposizione Tiziano Centis (Cittadini), Furio Honsell (Gruppo Misto), Diego Moretti (PD), Massimo Moreruzzo (Patto per l’Autonomia) e Cristian Sergo (M5S), insieme ai consiglieri regionali Simona Liguori (Cittadini), Roberto Cosolini, Maria Grazia Santoro e Nicola Conficoni (PD), Ilaria Dal Zovo e Andrea Ussai (M5S), al consigliere Giampaolo Bidoli (Patto), Emanuele Zanon e Walter Zalukar (Misto),