Asp “Moro” di Codroipo. Denuncia di Morettuzzo: il commissario nominato da Riccardi si è auto-appaltato i servizi infermieristici
Dopo la seduta di ieri che ha visto la bocciatura a maggioranza di una mozione di tutte le opposizioni contro la gestione della sanità regionale by Riccardo Riccardi, le vicende relative alla salute continuano ad essere al centro dello scontro politico fra opposizione e giunta in consiglio. Fioccano le accuse di gestione approssimativa su varie vicende con interrogazioni a risposta immediata in cui l’assessore Riccardi è stato sollecitato sulla mancanza di letti nel reparto degenze dell’ospedale di Cattinara, sulle difficoltà del personale di ortopedia e traumatologia a Udine, sull’assenza di una casa di comunità a Prosecco nel piano di potenziamento della sanità territoriale, sulla situazione del reparto materno infantile di Udine, sulla sanità penitenziaria in regione e sulle Rsa del pordenonese. Le risposte dell’assessore sono state giudicate a dir poco inadeguate dai vari consiglieri decisamente stufi del metodo con cui Riccardi articola le sue non risposte. Ma poi arriva la dichiarazione del Vicepresidente Riccardi in risposta all’interrogazione di Massimo Moretuzzo di Patto per L’Autonomia su quanto sta succedendo all’Asp “Moro” di Codroipo, feudo politico che l’assessore giudica essere “cosa sua” fino al punto di pensare di essere sopra tutto e tutti. La vicenda ha “dell’incredibile” spiega Morettuzzo: “Davanti a una situazione disastrosa che ha portato al commissariamento dell’ente da parte della Regione, oggi Riccardi ha affermato che la responsabilità è della cooperativa sociale che ha ricevuto l’affidamento del servizio. Oltre al danno di essere pagati con ritardi scandalosi e vantare un credito verso l’Asp che supera i due milioni di euro, le cooperative sociali vengono anche accusate di essere la causa del commissariamento dell’ente! Chi ha determinato le scelte strategiche? Chi ha gestito il patrimonio? Non certo le cooperative sociali che si sono limitate a svolgere un incarico stabilito da una regolare gara d’appalto”. Già fin qui ci sarebbe da censurare il palese scarica barile, ma siamo ancora nell’alveo delle metodologiche cui Riccardi ci ha abituati. Ma in realtà l’incredibile è la situazione che si sta verificando oggi in seno all’Asp “Moro” dopo le prime azioni del Commissario nominato da Riccardi, che risponde al nome di Salvatore Guarneri. Il neo Commissario Guarneri infatti, con delibera del 4 maggio scorso ha affidato alla società SocialTeam srl la gestione del servizio infermieristico della casa di riposo e pare intenda affidare anche il resto dei servizi in capo all’Asp alla stessa società. La cosa, spiega Morettuzzo, risulta totalmente inopportuna, per usare un eufemismo, è che l’amministratore unico di SocialTeam è lo stesso Guarneri. Ci troviamo quindi nella situazione in cui il Commissario nominato dal Vicepresidente Riccardi affida a sé stesso un servizio che potrebbe arrivare a valere svariati milioni di euro. Un “leggero” conflitto d’interessi che non sembra scalfire il vicepresidente che non ci trova niente di strano, prosegue Morettuzzo, anzi attribuisce la causa di questa situazione al fatto che la cooperativa sociale che gestiva in precedenza il servizio, in seguito ad un regolare bando ad evidenza pubblica, non ha fatto valere i suoi diritti a fronte del ritardo con cui veniva pagata. Ci auguriamo che lo svarione in cui è incorso Riccardi questa mattina durante il question time sia solo, appunto, uno svarione. E ci auguriamo che il Commissario Guarneri venga richiamato dalla Giunta regionale a svolgere il suo compito con la dovuta trasparenza, a partire dai chiarimenti necessari sul conflitto di interessi in cui è coinvolto». Morettuzzo ci va lieve, ma sarebbe opportuno che su una vicenda del genere si stappassero le orecchie della Procura, quantomeno per verificare la situazione. Segnaliamo fra l’altro che nel sito della SocialTeam srl, la casella dove dovrebbe leggersi il nome del presidente è bianca e che il nome Guarneri non appare da nessuna parte. Che sia un segnale? O forse la direzione di Guarneri in SocialTeam srl era comodamente virtuale?