Assemblea dei comitati ambientali Fvg domenica prossima a Spilimbergo: fermare la devastazione ambientale si può
Dalla Carnia a Trieste, passando per il Friuli, in difesa dell’ambiente. Questo lo slogan di lancio dell’assemblea dei comitati ambientali Fvg prevista per domenica prossima a Spilimbergo.
Fin dall’inizio, si legge in una nota, abbiamo messo bene in chiaro che la lotta contro il nuovo inceneritore da 70.000 tonnellate di Spilimbergo era motivata da un opposizione ad un modello ambientale e sociale assolutamente non compatibile con il futuro della popolazione e del territorio. Il progetto dell’azienda EcoEridania-EcoMistral ha solo messo in evidenza l’insensatezza di un’idea di società dove il profitto viene prima di qualsiasi cosa. Una società dove in un momento in cui la crisi climatica ed ambientale appare evidente nei suoi tragici risvolti (un esempio locale i raccolti e le case distrutte dalla grandine pochi giorni fa), si insiste con progetti che continuano a peggiorare la qualità della vita delle persone e le possibilità del territorio. Oltre chiaramente a non proporre alcuna soluzione per un problema che coinvolge tutti. Proprio per questo fin dall’inizio abbiamo stretto contatto con comitati e gruppi ambientali e climatici di tutta la regione e non solo. Abbiamo confrontato i nostri percorsi, scambiandoci esperienze e consigli. Questa vittoria è anche di tutti i gruppi, persone e comitati che ci hanno dato un aiuto generoso, fondamentale e incondizionato, accompagnandoci fin dal primo giorno. Man mano che stringevamo nuovi rapporti appariva chiaro che la dimensione del problema non si ferma a Spilimbergo, ma che anzi si allarga fin dove lo sguardo si può spingere e ancora oltre. Scoprivamo quindi opere insensate ed impattanti come l’ampliamento della Kronospan e altri inceneritori a San Vito al Tagliamento contro cui si batte il Comitato ABC; le servitù militari e il poligono CAO Malnisio a Montereale Valcellina, a cui si oppone il Comitato PoligoNo; le centraline di “cogenerazione” della SIOT che andrebbero a colpire località dalla Carnia a Trieste, contro cui si sta impegnando il Coordinamento Regionale STOP SIOT (FFF Carnia, XR Udine, FFF Trieste, Comitato Alto But); l’acciaieria da 2 miliardi di euro della Danieli che sta minacciando l’intero ecosistema della laguna di Grado, difesa dal Comitato NO Acciaieria; la Bioman ed il suo ennesimo ampliamento, presentato proprio qualche settimana fa, sul tema si sta strutturando un gruppo proprio in questi giorni; oppure il Cementificio di Fanna contro il quale da anni si batte il “No al l’incenerimento, Si al Riciclo Totale dei rifiuti”; fino ad arrivare all’ovovia di Trieste, dove proprio in questi giorni stanno cominciando i lavori; ma si potrebbe continuare per pagine e pagine. Ma se il problema non è locale, allora anche la risposta dovrebbe essere collettiva ed unita. L’idea è quella di rendere la festa di domenica la prima occasione, per ora informale, di riunire il maggior numero dei comitati e gruppi ambientali della regione. C’è la disponibilità di uno spazio per un banchetto, interventi e qualsiasi attività vorrete portare. Sarebbe anche l’occasione per confrontarci sulla possibilità di un unione di intenti e azioni tra i gruppi del Friuli Venezia-Giulia. Se non agiamo ora, quando?
Evento in collaborazione e la presenza (lista in aggiornamento):
– Comitato ABC di San Vito al Tagliamento
– Comitato PoligoNo, di Montereale Valcellina;
– Comitato No Acciaieria;
– Coordinamento No Inceneritore Spilimbergo;
– Comitato Giù le mani dalle fontane, San Giorgio di Nogaro;
– Aghe fresche dal me Pais, San Vito al Tagliamento;
– Comitato No Ovovia, Trieste;
– Fridays for Future Trieste;
– Comitato per la Vita del Friuli Rurale;