Assestamento. Cultura Gibelli “facilitare operatività motori culturali Fvg”. Critiche le opposizioni su musei ed eventizzazione della cultura

“Puntiamo a snellire, favorire o sbloccare con interventi specifici l’attività di soggetti importanti, che rappresentano veri motori dell’attività culturale del Friuli Venezia Giulia, superando imbuti di carattere normativo, e prevediamo contributi ai Comuni per la realizzazione di interventi strutturali sui musei di cui sono proprietari”. Sono i due principali filoni degli emendamenti alla manovra di assestamento di Stabilità illustrati dall’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli in sede di V Commissione. Approvate quindi a maggioranza in V Commissione consiliare le disposizioni legate a Beni e attività culturali, Sport e Tempo libero contenute nell’articolo 6 del disegno di legge 171 “Assestamento del bilancio per gli anni 2022-24”. A illustrarli, come detto in apertura, l’assessore regionale Gibelli, che ha analizzato i vari punti, soffermandosi su quelli ritenuti di maggiore rilievo. Tra questi il percorso di partecipazione della Regione in qualità di socio nell’Associazione “La Cineteca del Friuli” di Gemona, in funzione del riconoscimento del ruolo di interesse pubblico e della volontà di intraprendere un percorso per trasformarlo in un polo di riferimento regionale (commi 2 e 3), ma anche la concessione di un contributo al 39° Congresso dell’International Board on Books for Young People (Ibby) che sarà ospitato a Trieste. Il sodalizio riceverà 25mila euro all’anno fino al 2024, con il via dell’evento in programma il 30 agosto del medesimo anno. I commi dall’11 al 15 prevedono, invece, la concessione a favore dei Comuni di finanziamenti fino al 100% della spesa per interventi finalizzati alla manutenzione straordinaria, al restauro e al risanamento conservativo, all’ampliamento o alla ristrutturazione edilizia, al rinnovo di allestimenti e all’acquisto di attrezzature dei musei di loro proprietà. Un provvedimento fortemente voluto da Gibelli “per la semplice ragione che non ho trovato assolutamente equo che il ministero della Cultura abbia destinato tutti i fondi del Pnrr per i musei solo a quelli statali. Una scelta penalizzante, se si pensa che questa tipologia di struttura è già fortemente garantita e protetta, a differenza di alcuni dei nostri musei che hanno anche rilevanza internazionale e che, quindi, meriterebbero supporto nel caso in cui si decidesse di intervenire per essere più attrattivi”. Confermata la vicinanza della Regione alla rassegna Mittelfest, sempre più multidisciplinare con la proposta di eventi collaterali. In aggiunta, Gibelli ha anticipato il contenuti di altri 3 commi: uno in merito al finanziamento diretto (e non più tramite Comune) a Gect Go per Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della Cultura e due in merito all’abrogazione del comma 27 della legge 21/21 per adeguamento alla normativa nazionale in merito alle concessioni per l’impiantistica sportiva. Ad aprire il dibattito è stato il consigliere Franco Iacop (Pd), che ha chiesto delucidazioni sullo stanziamento a supporto dei progetti regionali per il sostegno della produzione e la promozione dello spettacolo dal vivo e riguardo la graduatoria del bando Ripartenza cultura e sport che prevede un investimento di 715.677,23 euro. “Un esperimento – ha detto – che andrebbe mantenuto anche oltre il periodo emergenziale, proponendo nuovi bandi e dando così un valido supporto alle associazioni”. “In merito all’impiantistica sportiva – ha concluso l’esponente dem – richiamo l’attenzione dell’assessore sui costi della manutenzione in caso si necessiti di un sostegno al mondo associazionistico per i sovra costi energetici”. Maggiore tutela per i musei non statali è stata chiesta da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), non solo per lo stato di salute delle strutture, ma anche per il patrimonio umano che vi lavora all’interno, con una qualificazione delle competenze. Honsell ha poi emesso una nota stampa: “Questa mattina in Commissione Cultura del Consiglio Regionale ho posto all’Assessore Gibelli il grave problema della strategia delle strutture culturali comunali e non della nostra Regione che sono prive di Direttori, come a Trieste o nell’isontino. Non è più sufficiente assegnare risorse finanziarie alle strutture culturali regionali quali musei e biblioteche se la cultura continua ad essere vista solamente in chiave di “eventi” che possano essere monetizzati turisticamente. Le istituzioni culturali locali hanno una valenza che va al di là degli eventi che ospitano e necessitano di strategie che non siano solamente puntuali. Oltre alle risorse materiali ci vogliono competenze professionali importanti e permanenti che permettano di valorizzare queste strutture per tutti i cittadini che vivono in questi territori dai giovani agli anziani. Molte di queste strutture hanno collezioni permanenti, magazzini e archivi ancora poco valorizzati, solo direttori permanenti possono farlo. “Eventizzare” la cultura invece, a nostro avviso, significa spesso renderla superficiale”. Gibelli, replicando ai consiglieri, si è detta molto soddisfatta in merito al bando ripartenza per i risultati raggiunti, sia a livello sportivo che culturale, cogliendo l’invito di Iacop e impegnando gli uffici a svolgere un’attenta valutazione sul da farsi. Riguardo i rincari energetici per gli impianti sportivi, l’assessore si è impegnata a sollevare la questione in Aula per riconoscere ristori adeguati. Per la questione musei ha invece annunciato la conclusione di un censimento del territorio in merito alle realtà legate al mondo della cultura, sia per la questione direttori che per il monitoraggio dell’attività svolta da piccoli archivi e sodalizi che, spesso, operano in realtà comunali. Per quelle private, invece, andranno pensati percorsi diversi. “In assestamento – ha evidenziato infine Gibelli – introduciamo una novità importante che riguarda il patrimonio museale regionale nella responsabilità diretta degli Enti locali: la Regione prevede di concedere ai Comuni contributi per realizzare interventi strutturali sui musei di cui sono proprietari e per rinnovarne gli allestimenti e le attrezzature necessarie. Un’azione capillare mirata a tutelare le raccolte museali e gli edifici che li ospitano grazie a finanziamenti fino al 100 per cento delle spese ritenute ammissibili”.