Assestamento di bilancio. Moretuzzo: «Manovra inadeguata alle sfide epocali che ci attendono, a partire da quella ambientale»
«Quanto accaduto la notte scorsa ha messo in ginocchio tante comunità e aziende del territorio pesantemente danneggiate dal maltempo. Una situazione drammatica di fronte alla quale c’è ancora chi nega l’evidenza della crisi climatica e chi – come ho sentito anche stamattina in questa aula – parla di “ambientalismo oltranzista”. Noi oggi abbiamo condiviso l’emendamento all’assestamento di bilancio proposto dalla Giunta che stanzia subito 50 milioni di euro, ma siamo convinti che non siano sufficienti e per questa ragione nei prossimi giorni lavoreremo per far sì che la dotazione sia incrementata di molto individuando strumenti più efficaci». Ha esordito così il capogruppo di Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo, relatore di minoranza dell’assestamento di bilancio, nel suo intervento durante il quale ha espresso il giudizio negativo del Gruppo alla manovra finanziaria estiva.
«Risorse cospicue come quelle di questo assestamento ci darebbero l’occasione di un ragionamento serio per attivare una politica ambientale orientata al necessario superamento di un modello di sviluppo insostenibile. Eppure ci troviamo di fronte a documenti di bilancio che nemmeno citano importanti studi recentemente resi pubblici, come quello del Gruppo di lavoro tecnico-scientifico Clima FVG, istituito dalla stessa amministrazione regionale nel 2022. Il vero cambio di passo è possibile, assumiamoci la responsabilità di usare al meglio le risorse disponibili, pianificando con concretezza e coraggio il passaggio alle fonti rinnovabili, il contrasto della povertà energetica, una mobilità veramente sostenibile. E invece – continua Moretuzzo – assistiamo ad una serie di scelte più orientate alla gestione del consenso che alla definizione di una visione di futuro. Questa percezione vale anche per lo sviluppo turistico, dove continuano a prevalere modalità di investimento già superate decenni fa, in particolare rispetto agli investimenti sui poli montani e sul turismo invernale, e il comparto agricolo, che va accompagnato con decisione verso colture e filiere più sostenibili. Le scelte della maggioranza non sembrano orientate a ottenere effettivi miglioramenti economici e sociali per le nostre comunità. È il caso della paventata realizzazione di un imponente impianto siderurgico in prossimità della laguna di Marano, rispetto al quale mancano informazioni, e quanto dichiarato dall’assessore Bini e dal presidente Fedriga risulta molto contraddittorio».
«In merito alle criticità che investono i piccoli Comuni, sarebbe auspicabile avviare un percorso realmente condiviso di revisione dell’intero sistema andando verso processi aggregativi veri e sostanziali, che la riforma Roberti non sta favorendo. Un’altra partita fondamentale è quella della sanità: le risorse aumentano, ma le difficoltà restano. La risposta principale non può essere il ricorso ai soggetti privati per erogare servizi utili ad accorciare le liste d’attesa, con il rischio di continuare a versare nelle casse di imprese private decine di milioni di euro che potrebbero essere utilizzati per la necessaria riorganizzazione e potenziamento del sistema sanitario».