Associazione Tutela Diritti del Malato su cannabis terapeutica: diritto al non dolore, a una vita dignitosa
Sono oltre 3400 le firme alla petizione depositate un anno fa in Consiglio Regionale per chiedere che sia rimborsabile l’olio di cannabis ad uso terapeutico. Nel 2013 in regione FVG è stata approvata la legge sulla “Modalità di erogazione dei medicinali e delle preparazioni magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”. Successivamente la Giunta regionale nel 2016 ha fornito gli indirizzi applicativi per utilizzo dei medicinali a base di cannabinoidi a carico del SSR per il trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard (ad esempio la terapia del dolore), quando quest’ultimi non hanno prodotto gli effetti desiderati o hanno provocato effetti secondari non tollerabili. In questo quadro si è inserita la richiesta oggetto della raccolta firme affinché possa essere rimborsabile ai pazienti anche l’olio di cannabis ad uso terapeutico e non soltanto la forma farmaceutica in cartine per il decotto o la vaporizzazione. Oltre a essere laborioso (la cottura richiede 40 min), il decotto è conservabile soltanto per un massimo di 4/5 giorni, mentre il processo di vaporizzazione richiede l’acquisto iniziale di un vaporizzatore (per una spesa di circa 350 euro) completamente a carico del paziente. Sarebbe necessario, dunque, inserire tra i medicinali a base di cannabinoidi rimborsabili anche l’olio a uso terapeutico che, causa l’elevato costo, mette in difficoltà i pazienti costretti a ricorrervi per ottimizzare la cura e permettere al malato di curarsi anche fuori casa, in caso di trasferte e/o ferie. La petizione è stata presentata in Terza commissione sanità dal primo firmatario Massimo Tamburlini che dichiara: ” Un’altra problematica è la carenza di “materia prima” che molto spesso obbliga i malati ad interrompere le cure, vanificano tutti i miglioramenti ottenuti. La carenza è ciclica, in quanto vengono sottostimati i fabbisogni nazionali e l’Istituto Farmaceutico di Firenze non è in grado di soddisfare le richieste.”
Per la presidente della Associazione Tutela Diritti del Malato, Anna Agrizzi: ” Sosteniamo le battaglie di Walter Di Benedetto per una maggiore accessibilità alla cannabis terapeutica, per le persone che, come lui, soffrono di malattie che non possono essere curate con altri tipi di medicinali. Un problema analogo ci è stato presentato da Massino Tambulrini che abbiamo sostenuto nella raccolta firme per rendere mutuabile l’olio di canapa terapeutica. Sono state raccolte 3480 firme e stiamo ancora attendendo la delibera della giunta. Purtroppo i malati hanno necessità primaria di questo farmaco per una vita dignitosa e priva di dolori nonostante le gravi malattie di cui sono affetti.”