Astrazeneca, lotto bloccato anche in Fvg sequestrate dai Nas le dosi rimaste
Il lotto ABV2856 precauzionalmente bloccato dall’Aifa è stato il primo di Astrazeneca ad essere stato somministrato anche in Friuli Venezia Giulia ed è stato iniettato in tutte e tre le aziende sanitarie. Il lotto in questione è stato utilizzato per quasi tutti i mille collaboratori dell’Università di Trieste che si sono sottoposti alla vaccinazione il 18 e 19 febbraio e a membri delle forze di polizia. Gli esperti invitano alla calma perché prima di tutto non c’è ancora alcuna certezza della correlazione tra il vaccino e le sospette reazioni avverse gravi avvenute in Sicilia, su cui si sta ancora cercando di fare chiarezza. L’altro fattore rassicurante è che sono passati ormai molti giorni dalla somministrazione della maggior parte delle dosi di questo lotto in Friuli Venezia Giulia: il tempo tra iniezione e reazioni avverse sospette su cui si sta indagando in Sicilia è molto più ridotto. Ovviamente c’è preoccupazione perchè in Sicilia un sottufficiale della Marina e un ispettore della Polizia di Stato, morti nei giorni scorsi. Nel suo comunicato Aifa scrive che «al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi», e spiega che sta «effettuando tutte le veridiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i NAS e le autorità competenti». I campioni del lotto ritirato «saranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità». L’Aifa sostiene che questa decisione è stata presa in via cautelare: in altre parole non ci sono prove che il vaccino abbia causato gli «eventi avversi» — problemi circolatori riconducibili a trombosi — mentre si tratta, al momento, di segnalazioni legate a «concomitanza temporale». Un altro lotto sempre di Astrazeneca era stato ritirato poco prima in 17 paesi europei, sempre a scopo precauzionale. Si sta verificando un possibile legame tra siero e trombi. Ma l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, per il momento non vede differenze l’incidenza di trombosi nei vaccinati e nel resto della popolazione.