Ateneo Udine inaugura polo iNest innovazione digitale green

Sarà avviata mercoledì 15 febbraio a Udine, nel polo scientifico di via delle Scienze (Aule Feruglio, civico 212), l’attività del nodo di iNEST dedicato a transizione verde e digitale per la manifattura avanzata. Il terzo spoke del consorzio costituito nel giugno 2022 per diffondere nel Triveneto i benefici delle tecnologie digitali (“Ecosistema Innovazione iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem”, un programma di ricerca sostenuto dal Pnrr con 110 milioni di euro) è infatti coordinato dall’Università di Udine, che interagirà con sette soggetti affiliati: quattro atenei (Iuav e Ca’ Foscari di Venezia, Libera Università di Bolzano e Università di Trento), un centro di ricerca (Fondazione Bruno Kessler) e due enti di trasferimento tecnologico (Friuli Innovazione e Polo Tecnologico Alto Adriatico). L’Ateneo friulano, in particolare, promuoverà l’interazione tra le varie realtà coinvolte in settori quali: energia, materiali, robotica e meccatronica, intelligenza artificiale e scienza dei dati, dedicandosi anche agli aspetti organizzativi, economici e giuridici che governano la transizione verso una manifattura sostenibile.  Il kick-off meeting di mercoledì, riservato ai vari partner del terzo spoke, prenderà il via alle 10.30, con la sessione plenaria mattutina. Dopo i saluti iniziali, saranno presentati il progetto iNEST e il nodo coordinato dall’Università di Udine. Tra le 11.30 e le 12.30, spazio agli aspetti organizzativi del consorzio e alla presentazione delle attività trasversali. A seguire, dalle 14 alle 16, i tavoli di lavoro dedicati ai cinque temi di ricerca dello spoke: energia; smart manufacturing, meccatronica e robotica; materiali; intelligenza artificiale e scienza dei dati; aspetti organizzativi, economici e legali. L’ecosistema iNEST è stato costituito, nell’ambito del Pnrr, per potenziare ed estendere rapidamente i benefici delle tecnologie digitali alle aree di specializzazione chiave del Nordest, ossia i settori industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna, edilizia, turismo, cultura, salute e cibo. Conta 24 partner – tra università, enti pubblici di ricerca, enti pubblici e privati altamente qualificati – ed è strutturato in un punto centrale (hub) a Padova, con compiti di gestione e coordinamento, e nove nodi (spoke) nel Nordest, dove sono localizzate le attività di ricerca. Questi nodi coinvolgono, attraverso specifici accordi, soggetti affiliati. L’Ateneo di Udine, oltre a essere tra i soci fondatori del consorzio e coordinatore dello Spoke 3 (Green and digital transition for advanced manufacturing technology), è affiliato agli spoke coordinati, rispettivamente, dalla Libera Università di Bolzano (Ecosystems for mountain innovations), dall’Università Iuav di Venezia (City, architecture, sustainable design) e dall’Università di Verona (Smart agri-food). Non solo, quindi, collaborerà con università, aziende e realtà di innovazione per la realizzazione di progetti di ricerca industriale, ma sarà anche coinvolto in attività di ricerca riguardanti gli ecosistemi montani, la sostenibilità dell’ambiente costruito e la transizione digitale e verde della filiera agroalimentare, tematiche di importanza strategica per il territorio regionale.