Benvenuti piccoli italiani

Benvenuti piccoli Inaia, Marta, Vittoria, Alessandro, a tutti voi, bambini nuovi, figli di questo 2025 appena nati. Benvenuti in questo mondo storto e ammaccato. Vi vogliamo già bene. E non solo perché i cuccioli sono programmati per ricevere affetto, ma perché aprite una stagione nuova. Siete la continuità, dei 774 nati nel 2024, dei 829 del 2023. Ciao piccoli siete nati a Monfalcone, in Italia, siete Italiani. Punto. Circa il 50% dei vostri genitori sono nati in altri Paesi, sono stati cercati e chiamati da aziende locali, italiane, per lavorare. Le Loro conoscenze, professionalità, le Loro mani si intrecciano con le mille e mille di altri lavoratori per costruire eccellenze, orgoglio nazionale. Pagano le tasse come la parte più onesta del paese, partecipano alla vita dello Stato. Rispettano la Costituzione che unisce e non divide, che include e non esclude. Vogliono bene all’Italia. Non ricorderete la nostra pandemia, nel 2038 sarete il 16% della popolazione mondiale, e un giorno con qualche ruga vi affaccerete al XXII secolo. Visti da fuori siete come eravamo noi: minuscoli piedi, mani, orecchie, lo sguardo rotondo che guarda l’ignoto. Ma in verità siete già persone diverse, destinati a un’altra evoluzione, che noi non conosciamo, abitato da tecnologie e macchine “prodigiose”, l’intelligenza artificiale
avrà aperto e trovato strade nuove. Chissà se farete l’amore come lo facciamo oggi? Vi toccherà affrontare sfide enormi, la sostenibilità sarà un’urgenza finale, il cambiamento climatico porterà conseguenze inimmaginabili, ma Voi, sicuramente, più saggi avrete in testa gli strumenti per rimettere a posto le cose. I vostri sorrisi, con quella dei vostri genitori, hanno saputo superare i fanatismi delle divisioni perché i fanatici sono prima di tutto persone deboli. Chi è saldo nelle proprie identità non ha paura di confondersi.
La contaminazione parla di speranza, energia, novità. Buongiorno Inaia, Marta, Vittoria, Alessandro e a tutti voi, bambini nuovi, figli di questo 2025, appena nati. Benvenuta nuova Generazione in questa città di Monfalcone, in difficoltà. Vi consegno la nostra incuria, i nostri errori, la nostra stupidità, superficialità. Siete liberi di fare la rivoluzione. Fra pochi giorni verranno presentati i programmi per il futuro della città, auspico vengano superate le stupide divergenze e che le vostre speranze siano il filo conduttore.
Luigino Francovig