Cade in cantiere a Grado: operaio caricato in auto e poi “scaricato” per strada. I commenti della politica
La dinamica non è ancora del tutto chiara ma comunque è inquietante. Un operaio edile cade in un cantiere a Grado e vine prima caricato in un auto e poi abbandonato instrada nei pressi di distributor di benzina pare lontano dal luogo dell’incidente. l’uomo che sarebbe egiziano, soccorso sarebbe in condizioni serie anche se non in pericolo di vita. Tutto fa pensare che il lavoratore fosse occupato in nero e che il “padrone” di turno ha pensato bene di “disfarsi” del problema. In attesa che le indagini chiariscano l’episodio da registrare una nota stampa di Sinistra Italiana: “Gravissimo l’abbandono del lavoratore che dopo essersi ferito sul luogo di lavoro è stato lasciato di fronte ad un benzinaio a Grado. L’autorità investigativa ha il compito di svolgere le indagini, ma la politica ha il dovere di agire con determinazione affinché tutti i lavoratori e le lavoratrici possano essere messi in sicurezza sul posto di lavoro.
Un compito che è già in capo al datore di lavoro, ai professionisti incaricati e, non dimentichiamolo, al committente dell’opera. Come dichiarato da Asugi sono solo il 5% delle aziende presenti nelle province di Trieste e Gorizia che vengono controllate in un anno e l’organico di ispettori, nonostante le nuove assunzioni, non è ancora sufficiente.
Non meno importante è l’approvazione del nuovo D.lgs. n. 103/2024, approvato dal Governo Meloni, che va ad ammorbidire ulteriormente i controlli ispettivi, in special modo quelli ordinari come il rispetto dei contratti, del lavoro straordinario e del lavoro in nero. La nuova norma, voluta da una politica che troppe volte guarda più all’impresa che ai lavoratori, prevede che ‘l’avviso’ inoltrato a una azienda che viene considerata a ‘basso rischio’ sia inoltrato almeno 10 giorni prima del controllo, con la specifica dell’elenco della documentazione necessaria alla verifica ispettiva.
Servirebbe invece massima attenzione soprattutto sull’edilizia e sui subappalti dove, secondo i sindacati del settore, si verifica la maggioranza delle stragi sul lavoro. La liberalizzazione del subappalto, dettata dalla riforma del Codice degli appalti così come voluta dal ministro Salvini nel 2023, elimina i controlli a sorpresa e inserisce quelli “concordati”, da agosto 2024. Una norma che sembra essere finalizzato prevalentemente ai profitti delle aziende piuttosto che alla salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.”
LAVORATORE GRAVEMENTE INFORTUNATO ABBANDONATO IN STRADA A GRADO: NECESSARIA INDAGINE E CONTROLLI SULLA SICUREZZA E SULLA REGOLARITA DEI LAVORATORI
“Abbiamo appreso con molta preoccupazione la notizia del lavoratore egiziano che, infortunato gravemente, è stato lasciato da una macchina, che poi si è allontanata, presso un distributore di benzina a Grado. Esprimiamo solidarietà al lavoratore e l’augurio che possa rimettersi rapidamente. Questa vicenda è un indicatore gravissimo del fatto che troppo poco viene fatto per garantire la sicurezza e la regolarità dei lavoratori in questa regione. Auspichiamo che venga condotta un’indagine molto approfondita su questo episodio, e soprattutto sul contesto nel quale tale episodio è maturato.
Lo sfruttamento dei lavoratori stranieri e la loro scarsa tutela è inaccettabile per una regione che vuole ritenersi civile. Intendiamo fare un’interrogazione sul controllo dei contesti lavorativi in Consiglio Regionale”
Così si è espresso Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra FVG
Operaio ferito e abbandonato: Conti (Pd), combattere realtà criminale
“Quanto avvenuto a Grado si può definire solo come un crimine contro la persona e il lavoro: fatto salvo l’esito fortunatamente non letale sembra che siamo di fronte a un caso analogo a quello di Satnam Singh, che ha agghiacciato l’Italia. Gli inquirenti accerteranno i dettagli dell’evento e confido saranno trovati e puniti i responsabili di un fatto che riporta alla luce un ambito di grave illegalità”. La segretaria regionale del Pd Fvg Caterina Conti commenta quanto avvenuto lo scorso giovedì a Grado (Gorizia), dove un operaio egiziano di 53 anni politraumatizzato a seguito di una caduta, è stato scaricato in gravi condizioni da un’auto davanti a un benzinaio.
“Questa è l’ulteriore conferma che anche in Friuli Venezia Giulia c’è una realtà sommersa – aggiunge Conti – di lavoro nero, sfruttamento, caporalato, che si approfitta del bisogno dei lavoratori, e qui potrebbe esserci anche l’omissione di soccorso. Serve più forza per combattere una realtà criminale che sfrutta i lavoratori e – conclude – danneggia le imprese sane che rispettano le regole”.