Camion forza presidio durante una manifestazione e uccide sindacalista. Il fatto presso la sede Lidl a Biandrate, nel Novarese

“Il Tir  ha forzato il presidio all’esterno del magazzino investendo i lavoratori, tra cui Adil Belakhdim”. La denuncia è del Si Cobas tesi avvalorata dalle molte testimonianze e dal fatto che il camionista si è dato alla fuga per poi essere intercettato dai carabinieri in autostrada.

Adil Belakhdim

Adil, 37enne di origini marocchine, coordinatore del sindacato per Novara, era residente a Vizzolo Predabissi, nell’area metropolitana di Milano.  Lascia due figli di 15 e 17 anni. Da alcuni anni svolgeva attività sindacale ed era coordinatore interregionale dei SiCobas.   Il tir in manovra contromano ha investito il sindacalista e urtato altri due manifestanti che feriti sono stati trasportati in ospedale (le loro condizioni non sono gravi. Il tir guidato da un italiano si è allontanato senza prestare soccorso. Soccorsi portati dai sanitari del 118, ma l’uomo trascinato per metri dal mezzo pesante è deceduto. L’automezzo è stato fermato poco dopo dai carabinieri in un’area di servizio ad una ventina di chilometri di distanza. “Sono molto addolorato per la morte di Adil Belakhdim. È necessario che si faccia subito luce sull’accaduto”, è la dichiarazione del premier Mario Draghi al suo arrivo a Barcellona. “È gravissimo quello che è accaduto di fronte ai cancelli di un magazzino di Biandrate, vicino Novara. La tragica morte del sindacalista Adil Belakhdim è avvenuta in circostanze che andranno immediatamente chiarite. Nel settore della logistica stiamo assistendo ad una escalation intollerabile di episodi di conflittualità sociale che richiedono risposte urgenti. Alla famiglia del sindacalista la nostra vicinanza”, ha commentato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Il conducente del tir ascoltato si trova in caserma, per essere ascoltato dai carabinieri del Comando provinciale di Novara. Al momento nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti ma è questione di tempo. Cresce, invece, sul luogo dell’incidente la tensione tra i manifestanti. Uno di loro, che si trovava vicino alla vittima quando è stata investita dal camion, si è sentito male e, sotto choc, è stato soccorso dal personale del 118. Proclamato lo sciopero “Abbiamo deciso di proclamare immediatamente uno sciopero della categoria: i lavoratori stanno bloccando tutti gli ingressi e le uscite dello stabilimento di Biandrate”, ha dichiarato all’AGI Attilio Fasulo, segretario generale della Cgil di Novara, che fin dai primi momenti successivi al drammatico episodio costato la vita a Adil Belakhdim si è recato a Biandrate. “Quello che è accaduto – aggiunge – è una tragedia inaccettabile. Anche perché entrambi i protagonisti, l’operaio morto e il camionista, sono due vittime. In questo periodo nell’ambito del settore della logistica c’è molta tensione con un forte confronto sindacale. La nostra organizzazione di categoria, la Filcams Cgil da tempo chiede migliori condizioni di lavoro e il riconoscimento ai lavoratori di livelli di inquadramento attualmente non riconosciuti”. La vicenda riaccende un faro anche sui recenti scontri e tafferugli avvenuti durante un presidio organizzato dal Si Cobas davanti a un magazzino della logistica a Tavazzano di Villasesco, in provincia di Lodi. In una vicenda i cui contorni sono ancora da chiarire, era rimasto ferito gravemente un lavoratore, Abdelhamid Elazab, che – secondo fonti sindacali – sarebbe stato colpito al volto da un pezzo di bancale scagliato dalle guardie private dello stabilimento.

Sulla vicenda di Novara il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni commenta: “In una settimana il pestaggio a Tavazzano, l’aggressione squadrista alla Texprint di Prato e ora una vittima in Piemonte. Ma è normale che nel 2021 si finisca in ospedale o all’obitorio per difendere i propri diritti sul posto di lavoro?”. Per la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris “L’omicidio del coordinatore del Si Cobas di Novara Adil Belakhdim, travolto e ucciso da un camion che voleva forzare il presidio di fronte alla Lidl di Biandrate, è un orrore tragico al quale tutta la politica deve reagire immediatamente con massima fermezza. Non si può tollerare che i presìdi vengano attaccati da squadracce come è successo a Lodi la settimana scorsa o che gli operai che protestano vengano uccisi come è successo oggi a Novara. Non siamo negli Usa degli anni ’30 e non permetteremo che ci si arrivi. E’ dovere del governo intervenire subito con il massimo rigore per impedire che le aggressioni si ripetano”.

Sul tragico omicidio di Novara è anche intervenuto il consigliere regionale di Open Fvg Furio Honsell: “L’agghiacciante notizia circa la morte di un sindacalista travolto da un camion ad un presidio sindacale a Novara ci lascia sgomenti” si esprime così Furio Honsell sulla tragica vicenda. “È un ulteriore segnale di quanto sia ormai poco considerata la vita da parte di un sistema economico gestito da multinazionali, che giocano sulla riduzione dei salari e delle tutele, promuovendo una guerra tra poveri.” “Per un paese come l’Italia che si fonda sul lavoro quella di oggi è un’immane tragedia, che deve fare riflettere sul senso del nostro modello di sviluppo.” “Tutti i lavori – conclude Honsell – devono essere difesi e resi dignitosi. La morte di Adil Belakhdim deve pesare sulle coscienze di
tutti coloro che ritengono che le disparità e la logica iperliberista sia accettabile.”