Caso Bini finirà a tarallucci e vino. Maggioranza fa quadrato ma il (Pd) Cosolini chiede che Fedriga valuti ancora compatibilità
“Il presidente Fedriga, riconoscendo lo spirito della legge regionale 21/2004, dovrebbe chiedere all’assessore Sergio Emidio Bini di rimuovere o attenuare le sue posizioni all’interno di Euro&Promos spa oppure valutare seriamente se le due posizioni dello stesso siano compatibili”. Questo il commento finale del dem Roberto Cosolini, espresso a margine dei lavori della V Commissione consiliare presieduta da Diego Bernardis (Fedriga presidente), dopo aver recepito la risposta della Giunta regionale alla sua interrogazione orale “sull’incompatibilità dell’assessore Bini”. Nello specifico, Cosolini aveva originariamente chiesto con la sua istanza all’Esecutivo “se Euro&Promos spa presti servizi di qualunque genere per conto della Regione Friuli Venezia Giulia o di enti regionali (comprese le aziende sanitarie) e, in caso affermativo, se nello spirito della norma non ritenga non compatibile la posizione di Bini con l’incarico di assessore”. L’esponente del Partito democratico aveva motivato il doppio quesito ricordando che “l’articolo 4 della Lr 21/2004 indica fra i casi di incompatibilità con l’incarico di consigliere e assessore regionale quelli relativi a ‘coloro che ricoprono cariche o esercitano funzioni di amministratore, liquidatore, direttore generale o centrale, consulente legale o amministrativo con contratto di carattere continuativo, in associazioni, enti, società o imprese che gestiscono servizi di qualunque genere per conto della Regione o di enti regionali’. Una previsione normativa che mira a evitare il rischio di un conflitto di interessi fra una posizione di responsabilità in una società che operi per il pubblico e l’incarico istituzionale”. “Inoltre – aveva aggiunto Cosolini – è emerso che Bini, oltre a detenere le azioni di maggioranza relativa nella società Euro&Promos spa, risulta essere inquadrato e retribuito, per stessa ammissione dell’interessato, come dirigente apicale pur in assenza di deleghe operative. Tutto ciò si sarebbe potuto evitare con l’astensione della società a partecipare a gare in regione, con la Regione o con gli enti regionali o, comunque, con misure (come l’aspettativa) con cui il pubblico amministratore può modificare o attenuare la propria posizione”.
La risposta della Giunta nell’aula consiliare è arrivata attraverso le parole dell’assessore regionale alla Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti, che ha evidenziato come “la disciplina in materia di trasparenza prevede che le Regioni pubblichino sul proprio sito Amministrazione trasparente, entro tre mesi dall’elezione o nomina, alcuni dati specifici. Proprio in tale prospettiva, gli assessori di nuova nomina sono stati invitati a far pervenire i propri curricula professionali, mentre gli assessori confermati a trasmettere un aggiornamento del curriculum vitae esistente e relativo alla precedente legislatura, nonché a fornire la dichiarazione relativa all’assunzione di altre cariche e incarichi”.
“Sulla base della documentazione pervenuta, per quanto concerne gli assessori – ha spiegato Roberti – la pubblicazione dei curricula e della dichiarazione è avvenuta, sempre a cura dell’ufficio Trasparenza e anticorruzione, in data 7 luglio 2023 nei termini previsti dalla legge”.
“In seguito a una verifica effettuata presso la Direzione centrale Patrimonio, che segue i contratti dei servizi per le sedi regionali e al cui interno opera la Centrale unica di committenza, nonché presso gli uffici degli Enti regionali, si conferma – ha concluso l’esponente dell’Esecutivo regionale – che Euro&Promos spa non gestisce servizi di qualunque genere per conto della Regione Fvg o degli enti stessi”.
Come da regolamento, l’ordine dei lavori non prevedeva un dibattito conclusivo e le attività della Commissione si sono quindi esaurite con la replica di Cosolini il quale, pur ammettendo che “la risposta può forse essere considerata tecnicamente ineccepibile”, ha evidenziato “una situazione ben più complessa che dovrebbe invece suscitare una riflessione ulteriore da parte del presidente”.
“Il 7 febbraio 2023 – ha dettagliato – la Regione ha infatti aggiudicato un appalto di oltre 3 milioni di euro alla Euro& Promos Social Health Care, società cooperativa. Ci è stato detto che le due realtà sono indipendenti e che condividono solo una parte del nome. Invece, oltre al sito internet e a una figura apicale in comune, dalla lettura dei bilanci emerge che il legame è anche strettamente finanziario: la spa garantisce la cooperativa per un milione e 586mila euro e finanzia a patrimonio 400mila. È perciò lecito chiedersi se esista un interesse strategico da parte della spa”.
“Certo, se ci fosse stata un’incompatibilità formale – ha concluso Cosolini – gli organismi tecnici lo avrebbero accertato al momento dell’insediamento. Ma siccome si vuole sgombrare il campo da possibili conflitti di interesse, sostenere che in comune tra le due c’è solo una parte del nome, appare un modo molto facile per liquidare la questione”. In serata lo stesso Cosolini ha emesso una nota nella quale chiosa: “Nonostante le evidenze dei fatti, Fedriga e la sua Giunta hanno tentato ancora una volta, con una risposta parziale, di difendere la posizione dell’assessore Bini. Peccato che da approfondimenti che evidentemente non hanno fatto, emerge chiaramente che Euro&Promos spa (di cui Bini è azionista di riferimento e dirigente apicale in servizio) pur non svolgendo direttamente attività per la Regione, finanzia il patrimonio e garantisce l’indebitamento di Euro&Promos Social Health care società cooperativa che invece ha in appalto servizi per conto della Regione. Anche se non si dovessero profilare problematiche strettamente giuridiche, chiediamo ancora una volta a Fedriga, in base ai principi ispiratori della norma sull’incompatibilità, di considerare l’opportunità di tutta questa vicenda”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd) a margine della risposta all’interrogazione, discussa oggi in V Commissione, attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale di chiarire la situazione “sull’incompatibilità dell’assessore Sergio Emidio Bini”. “Non si tratta solo di un nome in comune e nulla più, come qualcuno ha detto in queste settimane: il rapporto tra Euro&Promos spa e Euro&Promos Social Health care è ben più stretto ed è proprio da questo che nascono gli argomenti che sottoponiamo a Fedriga. Partiamo dall’inizio: il 7 febbraio del 2023 la Regione aggiudica un appalto di tre milioni di euro alla Euro&Promos Social Health care soc. coop. Guardando poi bilanci e visure depositate, saltano agli occhi interessanti legami, come appunto l’intervento della spa, come socio sovventore, di 400mila euro a patrimonio della cooperativa. A questo si aggiunge, sempre dalla lettura del bilancio della Cooperativa e della Spa, che la Spa presta garanzie a favore della cooperativa per 1milione 568mila euro evidentemente presso istituti di credito, fra fideiussioni e patronage. Infine si trova anche, sempre dai documenti depositati, che una figura con responsabilità strategiche nella Spa appare anche essere procuratrice speciale della Cooperativa”. Insomma, continua Cosolini, “per due società che qualcuno diceva avessero in comune solo una parte del nome, non è poco! Potremmo perciò essere in presenza di una delle fattispecie che il codice civile (all’articolo 2359) definisce per le società controllate e collegate, ossia le società che sono sotto influenza dominante di un’altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con la stessa. Esiste un interesse strategico della Spa a finanziare il patrimonio e garantire l’indebitamento della cooperativa? Questo intervento è determinante? E quindi pone la cooperativa in una posizione di dipendenza? Ce lo chiediamo – conclude il consigliere dem – e se lo dovrebbe chiedere anche Fedriga”.