Clima. Conficoni (Pd) e Capozzi (M5s): imbarazzante negazionismo di Scoccimarro

“Basta con questo negazionismo che sta solo provocando un grave ritardo sulle azioni di contrasto al cambiamento climatico. L’assessore regionale Fabio Scoccimarro dovrebbe dimettersi non solo per le vergognose situazioni di cui si è reso protagonista, ma anche per le sue inammissibili e imbarazzanti convinzioni sul clima dalle quali ha preso le distanze anche lo scienziato climatologo Filippo Giorgi. Abbiamo bisogno di un assessore che guardi meno al passato e più al futuro”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando alcune recenti dichiarazioni dell’assessore alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, sul clima in Friuli Venezia Giulia.  Di parere simile anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che in una nota afferma: “Mentre Filippo Giorgi, direttore della sezione Scienze della Terra del Centro di Fisica teorica e rappresentante italiano all’Ipcc, Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici, ricorda che l’uomo è parte determinante dei cambiamenti climatici in atto, soprattutto della velocità con cui stanno avvenendo, in Friuli Venezia Giulia l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente preferisce fare spallucce e dire che tanto sarebbero successi comunque”. “Quelle espresse da dall’esponente della Giunta Fedriga sono le stesse posizioni – riferisce la consigliera – tenute in Aula dal consigliere Turchet nella passata legislatura: allora il consigliere era già stato bacchettato da scienziati ed esperti dei cambiamenti climatici, quali Maurizio Fermeglia dell’Università di Trieste, Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana e Renato Colucci, membro dell’Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia”. “Nulla di nuovo, quindi – ribadisce Capozzi -. Abbiamo condannato le posizioni espresse dal consigliere e abbiamo preteso invano che altrettanto facesse anche la Giunta: quando però a rilanciarle è l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente la situazione diventa seria e preoccupante”. La consigliera conclude: “Non tolleriamo e non tollereremo che sulla tutela dell’ambiente ci siano ambiguità e tentennamenti”.