Come odiamo avere avuto ragione: La Terza corsia della A4 rischia di essere una incompiuta
Come FriuliSera e ancora prima da altre testate, abbiamo utilizzato fiumi d’inchiostro (virtuali e non) per raccontare come la Terza Corsia della A4 fosse un avventura avviata da politici avventurieri e proseguita nel tempo con il colpevole avvallo di chi si alternato negli scranni massimi della Regione Fvg. Il tutto per soddisfare esigenze e probabilmente appetiti non sempre “sani” di portatori d’interesse che non si sono fatti alcuno scrupolo per raggiungere il risultato che, intendiamoci, per loro non era quello di realizzare l’opera, se non come fattore inevitabile, ma di spartirsi appalti e premi. Così ora rischia di avvenire, quanto in tempi non sospetti, avevamo pronosticato, perchè il “piano finanziario” sul quale si basava il “castello economico” aveva le fondamenta deboli perchè soggette ed erose da tanti fattori esterni non controllabili. Così il rischio di una terza corsia incompleta diventa concreta possibilità. A dirlo ora non siamo noi ma il presidente della concessionaria Autovie Venete spa Maurizio Castagna. Motivo di questa ondata di pessimismo il fatto che sul proseguo dei lavori incombe la “spada di Damocle” della norma della finanziaria che ha bloccato il passaggio alla newco dei miracoli che forte del suo status “pubblico” avrebbe dovuto risolvere i problemi lasciando al passato le opacità di una gestione disinvolta fra “commissari” e operazioni traballanti in house. Così mentre si annuncia trionfalmente che si avvicina la fine dei lavori in A4 tra il nodo di Palmanova e ponte sul Tagliamento, si spiega che la bozza della manovra di bilancio rende meno vantaggiosi gli investimenti per le concessionarie. Una questione tecnica, la deducibilità degli ammortamenti, che però non farebbe quadrare i conti della nuova società pubblica che prenderà il posto di Autovie. Se aggiungiamo che i calcoli previsionali sui flussi di traffico e quindi sugli incassi presenti e futuri, erano troppo “ottimisti”, il rischio di fare la frittata è alto. Così diventa possibile realtà quanto scrivevamo in passato sul rischio che la Terza Corsia Veneto-Friulana finisse per diventare una incompiuta permanete come la Salerno-Reggio Calabria, tanto chi ci doveva guadagnare ci ha già guadagnato. Anzi si potrebbe aprire un futuro di ulteriori fertilità economiche se, come è probabile la politica nazionale, pressata da quella locale, metterà una pezza. Perchè senza soldi rimarrebbero ancora da fare 40 chilometri a est tra Villesse e Palmanova e a ovest tra Portogruaro e San Donà di Piave. Ma tranquilli, visto che in questa opera e sulla sua tormentata gestazione, le responsabilità sono bipartisan, è interesse di tutti trovare una soluzione coprente che consenta un velo opaco di silenzio su un passato che non è certo trasparente. Certo magari c’è chi questo “figlio” autostradale che rischia di nascere menomato, l’ha generato, ma altrettanto colpevole è chi, acriticamente si è fatta levatrice, prendendosi così parte delle responsabilità e inibendo che ora, da forza d’opposizione locale e di governo nazionale, si possa alzare la voce. Meglio stendere il velo pietoso di silenzio, almeno finchè Procure non vogliano…. Se così sarà ne vedremo delle belle.
Fabio Folisi