Come previsto da lunedì Fvg in zona arancione assieme ad Abruzzo, Piemonte e Sicilia. Ma in realtà vale solo per i no vax
Zona arancione per Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia, sono questi i passaggi colore annunciati dal ministero della Salute Roberto Speranza. Puglia e Sardegna, invece passano in giallo. La decisione alla luce dei dati del monitoraggio settimanale sull’andamento di Covid-19 a fare da ago della bilancia gli alti tassi di occupazione non solo delle terapie intensive, ma anche dei reparti ordinari. Le regioni che hanno evidenziato più ingressi in terapia intensiva durante gli ultimi sette giorni sono la Val D’Aosta (3,23 per 100mila abitanti), il Friuli-Venezia Giulia (2,75 per 100mila) e il Veneto (2,58 per 100mila). Bisogna chiarire che l’effetto per chi è in possesso della certificazione verde “rafforzata” è praticamente solo psicologico perchè tra zona bianca, zona gialla e zona arancione non ci sono differenze se si è vaccinati contro il Covid. Il sistema a colori integrato con gli obblighi di super green pass e green pass base (a seconda delle attività) vale in sostanza solo per chi si stina a rifiutare i vaccini nonostante ogni evidenza reale dimostri come il problema sanitario grave sia patito proprio dai non vax la cui ostinazione però provoca effetti cllaterali gravi per la generalità dei pazienti che non possono trovare cure adeguate per le patologie ordinarie. Per chi non ha la certificazione verde rafforzata, però, scattano delle restrizioni agli spostamenti in zona arancione: non si può uscire dal Comune se non per motivi di necessità, così come succedeva lo scorso anno per tutti i cittadini. Per il resto non cambia nulla, le attività restano aperte e non c’è nessun altro tipo di restrizione ulteriore. L’unico problema però è il rispetto delle regole, infatti è molto probabile che gli “irriducibili” che non mollano mai non rispetteranno i divieti contando nelle difficoltà effettive di attuare controlli capillari.