Comitato per la Palestina di Udine: accordo raggiunto con l’Università

Il Comitato per la Palestina di Udine, giunto al 16esimo giorno di occupazione dell’Università di Udine, conclude oggi l’acampada di Palazzo Antonini. Questa mattina, infatti, si è chiuso con successo il terzo e definitivo incontro tra l’Università e la rappresentanza del Consiglio studentesco, in cui è stata presentata la bozza di delibera che verrà portata all’approvazione del Senato accademico del 25 giugno. A seguire i risultati conquistati al tavolo di lavoro:
• Un primo stanziamento di borse di studio per studentesse e studenti e docenti Palestinesi;
• Condanna, nel testo della delibera, dell’ingiustificabile accanimento dell’esercito israeliano sulla popolazione civile palestinese, con riferimento ai pronunciamenti di ONU, Save the Children, Amnesty International e OMS, accompagnata dall’espressione di solidarietà e vicinanza alla popolazione palestinese coinvolta;
• Impegno ad avviare collaborazioni accademiche con docenti di università palestinesi;
• Organizzazione di un ciclo interdisciplinare di seminari sul tema della pace e della tutela dei diritti umani a partire dall’anno accademico prossimo;
• Inserimento, nel codice etico di Ateneo, di riferimenti alla pace e al rispetto dei diritti umani come valori imprescindibili per la ricerca nell’Università di Udine.
Si è anche ottenuto il ritiro dell’accordo di mobilità internazionale con l’Università Ben Gurion di Be’er Sheva, l’unico in essere con atenei israeliani.
“L’acampada è cominciata e ha resistito, dicono gli studenti, attraversando a testa alta le svariate allerte meteo delle ultime settimane, per perseguire degli obiettivi molto chiari: pertanto, in coerenza con il suo proposito, si interrompe oggi, al raggiungimento di queste prime vittorie altrettanto chiare. La mobilitazione è servita a raggiungere vittorie concrete; la lotta, tuttavia, non si ferma qua! Continuiamo a chiedere a tutte le istituzioni una esplicita condanna del genocidio in atto ai danni del popolo palestinese e l’interruzione di tutti i rapporti con Israele. Con questo rilanciamo la lotta: ci ritroviamo davanti a Palazzo Antonini venerdì 14 giugno alle 18 per protestare in corteo per le vie della città”.