Comparto arredo a due velocità: bene casa male per alberghi e turismo, settore contract in ginocchio
Bene l’arredo casa, male il contract per alberghi e turismo. È un bilancio con luci ed ombre quello tracciato dal Gruppo Legno-Arredo di Confindustria Udine, presieduto da Fulvio Bulfoni, che si è riunito per fare il punto della situazione. La ripresa economica in corso, favorita dall’avvio della campagna vaccinale e dall’allentamento delle restrizioni, non ha infatti ancora esteso i suoi benefici a tutti i settori di cui si compone la filiera del legno-arredo.
“I dati e le cifre – evidenzia Bulfoni – possono trarre in inganno. Il forte aumento della produzione in Italia del comparto del legno, ritornato ben oltre il livello pre Covid, non riguarda infatti il comparto contract, settore in ginocchio, che sta pagando dazio per la situazione di paralisi vissuta in questi mesi dall’industria turistica, alberghiera e della ristorazione dove gli investimenti, per quanto riguarda l’arredamento, hanno patito un drastico rallentamento: un fenomeno, questo, che si sta registrando su scala globale, dagli USA, passando per l’Europa fino al Far East. Solo adesso si stanno sbloccando i primi ordini e qualche timido segnale di miglioramento si potrebbe vedere in autunno, anche se non mancano le incertezze legate a una potenziale ritorno dell’aumento dei casi di contagio dovuto alle varianti del Coronavirus”.
La situazione, al momento, però resta allarmante “se consideriamo – aggiunge Bulfoni – che più del 75% delle aziende del comparto del mobile della provincia di Udine è coinvolto direttamente nelle forniture contract. La diminuzione significativa di ordini e commesse che si sta protraendo da oltre 12 mesi in un comparto del manifatturiero nevralgico della nostra regione necessita di una riflessione e soprattutto di risposte celeri e prioritarie per un supporto concreto alle aziende interessate”.
Di conseguenza, vanno lette attentamente e con gli opportuni distinguo anche le cifre relative al Friuli Venezia-Giulia che, dopo il crollo della produzione del comparto Legno Arredo registrato nel 2020, -7,3%, nel primo trimestre 2021 hanno fatto registrare un rimbalzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, +7,4% (rimbalzo peraltro scontato visto il blocco delle attività produttive registrato a marzo-aprile 2020).
In aumento, in FVG, sulla base dell’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine sui dati Istat, anche le esportazioni di mobili nei primi tre mesi dell’anno in corso sia rispetto al 2020, +19,6%, sia in confronto con il 2019, +8,1%, “ma – osserva ancora Bulfoni – se andiamo a scomporre il dato per la provincia di Udine, in cui il core-business per il contract è molto marcato, anche qui vediamo che il nostro export di mobili è invece calato del -15,3% nel raffronto tra primo trimestre 2021 e primo trimestre 2019 e del -7,4% tra primo trimestre 2021 e primo trimestre 2019. Emerge, dunque, che i dati positivi sono generati solo dalle poche aziende del FVG (più strutturate anche come dimensioni) che, per una logica di prodotto, hanno il loro core business nel settore dell’arredo casa”.
Le attese si spostano ora sul secondo semestre del 2021, a cominciare dall’inedito format del Salone del Mobile 2021 di Milano, da quest’anno Supersalone, in programma dal 5 al 10 settembre. “Le aziende contract non supportate ancora da un segnale concreto di inversione di tendenza – sottolinea al riguardo Bulfoni -, facendo fronte ad un investimento obbligato assai difficile da sostenere in questa contingenza, non possono comunque rinunciare almeno ad una parvenza di ripresa delle attività di comunicazione e visibilità quale potrà offrire la vetrina dell’appuntamento milanese, pur sapendo che Milano costituirà soltanto l’inizio del ritorno agli incontri in presenza, da sempre fondamentali per il nostro settore”.