Comune di Udine: clima pesante in casa centrodestra. Forza Italia si smarca dalla certificazione imposta dal nuovo regolamento edilizio

Sta creando parecchi malumori e non solo nell’opposizione il nuovo regolamento edilizio del comune di Udine per la parte relativa all’obbligatorietà della certificazione CasaClima per le nuove costruzioni o per le ristrutturazioni.
Il certificato energetico CasaClima è un documento che attesta le caratteristiche energetiche, la sostenibilità e la qualità di un edificio, in linea con la Direttiva del Parlamento Europeo sulla prestazione energetica nell’edilizia, una carta in più che può essere un valore in quanto certifica alcune qualità dell’edificio utili anche ad aumentarne il valoree. Il problema è l’obbligatorietà imposta dalla decisione del comune di Udine.
Dopo che a precisare la non condivisione del vincolo erano già stati i consiglieri Giovanni Govetto (Fi), Marco Valentini (Ar) e Paolo Pizzocaro (Misto) di oggi una nota dei consiglieri di Forza Italia
Ferruccio Anzit e Stefano Cecotti: “Quello che è successo nel Comune di Udine riguardo alla obbligatorietà dell’applicazione della certificazione CasaClima, scrivono i consiglieri, vede Forza Italia assolutamente non condividere tale obbligo. Attenzione a non confondere il senso di responsabilità di chi governa in coalizione, con un presunto obbligo ad avvalorare qualsiasi proposta si presenti in giunta e o consiglio. In un momento particolare come questo si pretende di aggravare i costi? Viviamo il sentire comune o siamo fuori dalla realtà? I tecnici, i professionisti del settore, affermano, all’unanimità, della inopportunità di tale applicazione in questo momento. Chi non vorrebbe abitare in una casa perfetta? Ma non sempre volere equivale a potere… soprattutto se si parla di disponibilità economiche. Quindi su che base si è imposto tale obbligo? Resta il fatto che i cittadini di Udine, in materia edilizia, invece di semplificazioni, si trovano con un obbligo, costoso, in più. Tra l’altro credo che se, su questi tipi di certificazione, dovesse impegnarsi l’Ente Regione, il Presidente Fedriga, prima di procedere sentirebbe, senz’altro il parere degli addetti al lavoro e dei cittadini che sborsano il denaro. Ascoltare la gente è una caratteristica del Presidente di questa Regione e di questa sensibilità, già dimostrata credo che tutti possano dargliene atto. Coalizione significa condividere. In questo caso, a Udine, non è proprio avvenuto”.