Consegnata al consiglio Regionale la petizione “Salviamo l’istituto Marco Polo di Grado”

Lunedì scorso 29 aprile una delegazione del Comitato per la Scuola di Grado è stata accolta ieri dalla Presidenza del Consiglio a cui ha consegnato 1620 firme.  1620 firme che volevano essere un numero “simbolico” visto  il poco tempo a disposizione per la raccolta ma che, ironizzano dal comitato a Grado basterebbero per eleggere il sindaco.  I firmatari in estrema sintesi si oppongono all’assorbimento della propria Comunità Scolastica all’Istituto Dante Alighieri di San Canzian d’Isonzo. Presenti in delegazione per il Comitato per la Scuola Grado,  Grazia Attura (prima firmataria della petizione) imprenditrice, membro direttivo Ass. Piterpan, ex presidente consiglio d’istituto per la componente genitori, fondatrice comitato genitori, Genitori, Laura Raugna, Laura Gratton, Renata Trombetta membri consiglio d’istituto Auguatina Savian presidente Associazione Piterpan Fossalon, insegnante in pensione, maestra Michela Klancich ex referente del plesso scuola primaria Fossalon con 36 anni di attività.  “La Scuola si legga in una nota, è patrimonio di tutta la collettività che va tutelata e valorizzata. La nostra Scuola esprime, divulga e tramanda la nostra identità. Ora attendiamo che si riunisca la 6° commissione e di avere una audizione.

Questo il testo della petizione

TESTO PETIZIONE

 

Grado dice No all’accordo scolastico con San Canzian d’Isonzo o, meglio, non accetta un assorbimento ad un’altra realtà scolastica differente.

Non si può definire creazione di nuova autonomia scolastica un visibile assorbimento in un altro istituto, distante per chilometri, diverso per identità, storia, lingua parlata, economia e società, poiché la nuova fusione, altro non è che una norma di risparmio, atta a mantenere il Dirigente Scolastico, il Consiglio d’Istituto, e la segreteria dell’Istituto di San Canzian d’Isonzo, ea far scomparire quelli di Grado.

GRADO recupera ed afferma la propria identità nel mantenimento dell’autonomia del proprio ISTITUTO COMPRENSIVO “MARCO POLO”…”una scuola senza confini”

La Comunità di Grado, alcune associazioni locali tra cui l’Associazione Piterpan di Fossalon, il Comitato con genitori e cittadini, non sono d’accordo sulla scelta di far assorbire la propria realtà scolastica all’Istituto “Dante Alighieri” di San Canzian d’ Isonzo.

Grado vuole mantenere un’autonomia scolastica, decisionale ed economica sul proprio territorio, che è caratterizzato da una forte identità di tipo storico, culturale e linguistico, per tenere salde le proprie radici, e si chiede come si sia arrivati a questa decisione per l’ Isola, e soprattutto perché sia stato deciso a porte chiuse all’insaputa dei cittadini e della comunità già, a quanto pare, nel mese di luglio 2023.

Grado è e rimane una “piccola Isola” caratterizzata da un turismo che influenza molte attività economiche nel periodo tardo primaverile ed estivo. È legata ad una stagionalità che incide quindi sul tempo e sulla relazione scuola-famiglia.

È stato deciso di aggregare ad altro Istituto Comprensivo quello della “piccola Isola”, per rendere parte integrante di un “arcipelago”, a cui non appartiene. Si ritiene invece, che sia opportuno continuare ad affrontare i vari aspetti della vita scolastica, nel territorio in modo integrato, mantenendo vivi la propria autonomia ed il proprio Bilancio Sociale a cui va data particolare attenzione.

Grado è “l’Isola d’Oro”, centro Turistico Internazionale, riferimento esclusivo nella Regione per storia, cultura, ambiente, economia, il cui successo deriva dall’energia ed il lavoro del tessuto cittadino locale, in sinergia con importanti realtà territoriali.

Ha tutti i requisiti per ottenere la dizione di “piccola Isola” come nel 2014 è stato richiesto al Ministero dai nostri uffici comunali, con una deroga promessa, concessa, ma mai ufficializzata nel “de Jure”, ma “de facto”. Infatti si trova nell’elenco delle isole lagunari e lacustri ed è compresa nell’ambito dei siti Natura 2000. Anche a Grado, insieme alle isole minori marine del centro sud e delle zone disagiate del sud, vengono riconosciuti sostanziosi incentivi e finanziamenti per supportare le nuove imprese, non de popolare il territorio, senza dimenticare le istituzioni scolastiche, alle quali si riconosce il diritto a mantenere la propria personalità giuridica, anche con un numero inferiore ai 400 studenti.

Soltanto con un’azione didattica ben coordinata e continuativa, le scuole del nostro Istituto comprensivo potranno continuare ad essere uno dei punti di riferimento per le famiglie, nel delicato percorso della crescita dei bambini e dei ragazzi. Tutto questo potrebbe diventare però di difficile attuazione, se non si tenesse debitamente conto della specificità del territorio.

Per definizione: Un Istituto comprensivo discussione in una stessa organizzazione scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, vicine fra loro come collocazione nel territorio e come identità. Tuttavia, nella delibera n. 1922 del 1 dicembre 23, vengono coinvolti 17 accordi/fusioni/ soppressioni , dove l’Istituto Comprensivo gradese risulta essere il più penalizzato, poiché la prospettata nuova sede si troverebbe a 22 km di distanza, contro una media di 3 o 4 km delle altre realtà scolastiche della regione.

Il suddetto accorpamento o, meglio, assorbimento va contro i principi espressi nelle leggi regionali,

Legge regionale 11 agosto 2014, n. 16
Legge regionale 17 febbraio 2010, n. 5
che reclamano, affermano ed incentivano il mantenimento delle identità comunitarie come ricchezze culturali, tenendo conto del rispetto delle autonomie scolastiche nel preservare le identità culturali, in particolare all’art. 2, dove viene tutelato il dialetto gradese per rendere fruibile anche alle future generazioni.

< Il Piano di dimensionamento della rete scolastica è lo strumento attraverso il quale gli Enti Locali propongono, con cadenza annuale, l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole al fine di avere istituzioni scolastiche con una popolazione definita dal legislatore come ottimale>.

Noi cittadini di Grado, Piccola Isola “de facto” anche se non “de Jure” riteniamo invece “tale Piano” irricevibile, inadatto, sfavorevole e penalizzante, poiché il Nostro attuale Istituto Comprensivo Marco Polo, è un Sistema Scolastico virtuoso, collaudato ed integrato nella valorizzazione del territorio, delle sue tradizioni, della sua lingua, vicino alle famiglie. Non possiamo accettare un modello di assorbimento che andrebbe ad indebolire ed appiattire inevitabilmente la collaborazione scuola-famiglia: soltanto con la Dirigenza esclusiva e continuativa, ed il mantenimento del Consiglio d’Istituto e dei nostri Docenti il Comprensivo Marco Polo potrà continuare ad essere il punto di riferimento per le famiglie, nel delicato percorso della crescita dei nostri bambini e ragazzi.