Consiglio regionale: appello di Serena Pellegrino ai consiglieri di minoranza

“Peccato che i cittadini abbiano ormai provato sulla loro pelle che privato non è più “bello”, ma che è il participio passato del verbo privare, ovvero togliere. E hanno compreso che con le decine di milioni di euro elargite alle società private che gestiscono la sanità convenzionata con il metodo manageriale che non si sono risolti i problemi quotidiani di salute dei cittadini.”
L’ha dichiarato oggi in Consiglio regionale Serena Pellegrino, consigliera di Alleanza Verdi e Sinistra, riferendosi ai passaggi dedicati alla sanità regionale nel discorso con cui il Presidente Massimiliano Fedriga ha introdotto i lavori d’aula della XVII legislatura, criticando in generale il modello manageriale su cui si regge il progetto politico dei prossimi cinque anni, sempre più incline a risolvere innanzitutto i problemi dei padroni delle aziende piuttosto che salvaguardare le esigenze e gli interessi dei suoi cittadini. “L’alibi dei posti di lavoro non tiene più. Opere che veicolano una progettualità industriale antiquata e eco- insostenibile per produzioni obsolete come quelle proposte da SIOT con i cogeneratori o da Danieli per la realizzazione dell’ennesima acciaieria, o ancora per la realizzazione di strade che consumano terreno fertile che darebbe reale reddito e sussistenza oppure di inutili impianti di risalita che deturpano irrimediabilmente paesaggi naturali: queste sono opere che sono utili solo a chi fa utili.”: così si è espressa Serena Pellegrino, stigmatizzando in numerosi passaggi del suo intervento la continua ricerca di consenso che caratterizza le scelte e le azioni del programma di governo, anche utilizzando lo strumento della “conflittualità per cavalcare la paura dei cittadini e generare così ulteriore consenso.”
Serena Pellegrino ha concluso rivolgendo un appello ai consiglieri di minoranza, auspicando il coordinamento dell’azione politica per fronteggiare l’azione del Governo regionale, in nome del condiviso programma elettorale, radicato sui principi della giustizia sociale e ambientale e sull’interconnessione tra salute, ambiente e lavoro quale contesto entro cui considerare e risolvere le ingiustizie e le diseguaglianze.