“Convenzione con Vigili del Fuoco per antincendio boschivo ancora non attiva”: che fine ha fatto?
“Che fine ha fatto la convenzione con i Vigili del Fuoco per l’antincendio boschivo?”. A tornare sulla questione sono i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, che più volte negli anni scorsi hanno sollecitato il rinnovo della convenzione. “Ieri a Sablici, nell’Isontino, si è verificato l’ennesimo incendio in questo periodo di siccità. Poco dopo le 17, i Vigili del Fuoco sono stati allertati e si sono recati sul luogo dell’incendio. “Nel frattempo – spiegano i consiglieri -, è stata allertata la Protezione Civile per l’invio di volontari nel luogo. Candidamente, la sede centrale di Palmanova, avrebbe asserito di non avere nessuno a disposizione e che si sarebbe attivata per reperire quanto prima volontari disponibili. In quel momento avrebbe potuto inviare solamente l’elicottero”. “I volontari della Protezione Civile, da quanto abbiamo appreso, sono arrivati dopo le 18, dalla sede di Monfalcone – continuano Dal Zovo e Sergo -. Premesso che l’antincendio boschivo è di competenza diretta della Regione e che i Vigili del Fuoco dovrebbero intervenire soltanto per la sicurezza di abitazioni e linee elettriche, ci chiediamo perché ci sia stato un così grave ritardo nell’invio dei volontari di Protezione Civile e perché la convenzione, firmata poche settimane fa, con tre anni di ritardo, con i Vigili del Fuoco per l’antincendio boschivo non sia ancora attiva mentre i boschi della nostra regione continuano a bruciare”. “Nell’incendio in questione, i Vigili del Fuoco hanno ovviamente iniziato le operazioni di spegnimento senza aspettare l’arrivo della Protezione Civile – aggiungono i portavoce pentastellati -. Ciò a dimostrazione del fatto che il Corpo Nazionale dei Vigili Del Fuoco sia indispensabile in tutte le attività in cui ci sia pericolo per la popolazione, la vegetazione e la fauna. Senza di loro, ieri, ci saremmo probabilmente trovati a dover affrontare una situazione più grave, e non possiamo trascurare la situazione climatica che rischia di comportare un’estate a rischio per quanto riguarda gli incendi”. “Oltretutto, un’altra squadra dei Vigili del Fuoco era impegnata in un altro intervento e la squadra di Trieste, nelle stesse ore, era a sua volta impiegata su un altro fronte. La squadra che si è recata ieri sul luogo dell’incendio di Sablici, era composta da tre persone e per circa un’ora ha dovuto affrontare un incendio da sola, quando non sarebbe stata loro diretta competenza intervenire – concludono Dal Zovo e Sergo – Chiederemo la registrazione della telefonata e annunciamo già da ora un’interrogazione per capire i motivi del ritardo dell’invio dei volontari della Protezione Civile”.