Cosa fa quella ruspa sulla radura della pineta di Cattinara?

In base a quanto riferito dal “Piccolo” oggi, domenica 8 gennaio 2023, l’ente di validazione indipendente Rina ha approvato il progetto esecutivo della ditta Rizzani de Eccher, appaltatrice dei lavori di «riqualificazione» nel polo ospedaliero triestino di Cattinara. La ditta annuncia che il 23 gennaio partirà il cantiere per ingrandire di 250 metri quadrati il Pronto soccorso nel giro dei successivi tre mesi. A questo primo ampliamento ne seguirà un altro, di 950 metri quadrati, ma non si sa quando. Certo è che il Pronto soccorso resterà nella sede attuale, invece di essere trasferito nel cortile interno dell’ospedale, dove sorgerà il “cubone Covid” da ben 7 piani. Il quale però non è previsto dal progetto esecutivo e non è stato approvato dagli enti di controllo… Ma ASUGI e Rizzani de Eccher confidano in un rapido via libera, che consenta di far partire i lavori già nella seconda metà del 2023 per terminarli entro il 2025. Sempre all’insegna dell’ospedalità verticale, ovvero in assoluta controtendenza rispetto ai più moderni parametri, che richiedono ospedali bassi, con al massimo tre piani. Tanto più se ci si trova in cima a una collina ventosa, franosa e fredda d’inverno… Eppure il progetto esecutivo del 2014 prevedeva nel cortile interno un giardino compensativo degli alberi della pineta e del parcheggio dipendenti di cui era stata già allora stabilita la soppressione. Quisquilie… Il verde sarà sostituito anche lì dal cemento, molto più salutare. E pazienza se alla fine si spenderanno 250 milioni di euro invece dei 140 previsti all’inizio. Non sono mica soldi dei contribuenti… L’articolo parla di tre «fasi» dei lavori, definite anche «lotti». La prima, in corso dal febbraio 2022 e con fine prevista nel luglio 2024, comprenderebbe due parcheggi (di cui solo il primo ora in corso di ultimazione), la palazzina servizi aziendali C1 e la «viabilità sud». In base a quanto riferito da ASUGI e Rizzani de Eccher, a breve dovrebbe prendere il via la seconda fase, che si focalizzerebbe sulla terza torre e che si spera di concludere entro fine 2025. Nel secondo semestre 2023 dovrebbe invece partire la terza fase, comprendente l’edificazione del Cube Hospital (entro il 2025) e del nuovo “Burlo” (entro la metà del 2027), nonché la ristrutturazione delle due torri esistenti, da cominciare subito dopo la fine del cubone e da completarsi in 4 anni e mezzo circa nel 2030. Ma le informazioni fornite oggi a mezzo stampa da ASUGI e Rizzani de Eccher divergono leggermente sia dalla realtà sia dalla cartellonistica di cantiere. Al momento si sta in effetti realizzando tra via Valdoni bassa e via del Botro il cosiddetto «parcheggio sud-ovest», ossia una struttura a raso su quattro piani sfalsati in sostituzione del parcheggio dipendenti che dovrà sparire nel giugno 2023 con l’avvio del cantiere per il nuovo “Burlo Garofolo”. Per secondo parcheggio si intende forse quello da 315 stalli su quattro piani seminterrati da costruirsi sotto il costruendo padiglione servizi aziendali C1? Sarebbe però un autosilo coperto, pertinente al nuovo padiglione… Quanto alla «viabilità sud», finora è stata costruita e in buona parte asfaltata una doppia strada che, affiancando il «parcheggio sud-ovest», unirà il punto terminale di via Valdoni, ora a fondo cieco, con via del Botro, collegando il polo cardiologico con Altura. Negli ultimi mesi è stata inoltre sbancata la collina a valle dell’asilo nido aziendale ASUGI e della palazzina di Anatomia patologica e medicina legale per ricavare una rotatoria di accesso sia alla palazzina stessa sia al futuro padiglione servizi aziendali C1, attiguo. I documenti ufficiali esposti sui recinti di cantiere dichiarano che la «Fase 1 del Sublotto 1» della «riqualificazione del comprensorio ospedaliero» include quattro opere: 1) «parcheggio sud-ovest»; 2) parte della «viabilità sud»; 3) by-pass impiantistici propedeutici all’avvio dei lavori presso le torri e la piastra dell’ospedale di Cattinara; 4) nuovo padiglione servizi aziendali C1. Il 21 dicembre 2022 la Rizzani de Eccher ha cominciato a piantare sull’area sommitale della collina, tra gli ultimi alberi della pineta e la radura, sopra l’asilo nido ASUGI, una recinzione metallica, che ha poi protratto dotandola di una fascia di plastica arancione. Ora il recinto delimita la pineta a sud, proseguendo a ovest tra Anatomia patologica e medicina legale da una parte e il parcheggio dipendenti dall’altra. Un cartello posto su tale recinto svela che il 23 dicembre 2022 è partita la «Fase 2 del Sublotto 1». Un foglio orizzontale alla base del cartello spiega che le relative opere sarebbero tre: «nuova torre centrale di collegamento Cattinara»; «nuovo “Burlo Garofolo”»; «piastra ospedale Cattinara». In base al cartello e ai fogli, la durata presunta dei lavori in cantiere è di 1.575 giorni naturali e consecutivi. Ovvero quasi quattro anni e quattro mesi. Dunque fino all’aprile 2027. L’ammontare complessivo presunto della «Fase 2 – Lavori Sublotto 1» è di 85.001.799,72 € Iva esclusa, inclusi oneri per la sicurezza. Invece l’articolo parla di una seconda «fase» incentrata solo sulla torre di collegamento e di una terza «fase» riguardante la costruzione del Cube Hospital e del nuovo “Burlo”, nonché la ristrutturazione delle due torri. I lavori dovrebbero terminare nel 2030, invece che nel dicembre 2029 come precedentemente annunciato. Ma cosa volete che sia un anno più, un anno meno… Per i residenti, i lavoratori e frequentatori della zona è uguale. Nessun disagio.  Ancora una volta sui lavori a Cattinara ASUGI, Regione e Rizzani de Eccher difettano in chiarezza comunicativa. Ma soprattutto non rispondono agli interrogativi che abbiamo posto. Ossia: a quale scopo una ruspa ha iniziato a scavare una buca nella radura accanto alla pineta dopo il 21 dicembre? A cosa serviranno le inferriate e i grossi pali di legno accatastati tra la ruspa, una roverella e il recinto costeggiante via Valdoni, nonché circoscritti da pali metallici e nastri di plastica? Che fine farà la roverella? I prospetti finora diffusi mostrano che sulla radura è prevista la messa a dimora di alberi, non nuove edificazioni. Tra gli ultimi alberi della pineta e il recinto metallico dovrebbe invece passare la strada di servizio per i Vigili del fuoco che, affiancando da un lato Anatomia patologica e medicina legale e dall’altro il nuovo “Burlo Garofolo”, arriverebbe fino alla torre chirurgica e al futuro “corpo di collegamento” tra l’ospedale per adulti e quello materno-infantile. Dunque perché scavare sulla radura, insidiando la roverella e le radici dei pini limitrofi? Si vuole forse sbancare in profondità la radura per realizzare una strada di cantiere onde collegare la via Valdoni alta con l’area in cui dovrà venir costruita la terza torre? Difficile pensare a semplici carotaggi, vista l’ampiezza dello scavo e la presenza di materiale edile da installare… Si sono forse cambiati i piani, spostando un po’ più a sud la prevista strada per i Vigili del fuoco? O addirittura si intende allargare verso l’attuale radura il parcheggio sotterraneo del nuovo “Burlo”? Mistero… Eppure trasparenza e democrazia richiederebbero risposte precise e tempestive alla cittadinanza sovrana.

Paolo Radivo Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara