Da Cattinara alle microaree chi sta distruggendo la sanità di Trieste e della regione?
Una nuova questione politica, sociale e sanitaria è emersa recentemente a Trieste e all’interno della Regione Friuli Venezia Giulia, scatenando varie e forti reazioni, sia a livello cittadino, che a livello regionale, nazionale e internazionale.
Si tratta della questione della salute di comunità, a partire dai recentissimi fatti che hanno coinvolto i servizi di salute mentale e che complessivamente toccano tutta l’architettura: l’organizzazione e il lavoro dei servizi di salute territoriali, distretti e dipendenze compresi.
Ciò che dovrebbe essere tenuto in considerazione è lo stato di salute dei servizi dall’ospedale al territorio, la valorizzazione e coesione del personale, l’unitarietà delle forze, indispensabile nel continuare a garantire il diritto di tutte e tutti alla salute, una presenza di servizi forti nei territori, attenzione alle particolarità delle persone e dei contesti.
Parte delle criticità sono già emerse nella stesura del programma elaborato da Un’altra città in vista delle Elezioni Amministrative di fine 2021.
Temi come la necessità che i distretti sanitari, Case della Salute o di Comunità, rimangano quattro e con rafforzata valenza sociosanitaria.
Il ruolo dell’amministrazione comunale nella diffusione di una cultura basata sulla medicina delle differenze olistica, operante sul territorio, vicina alle persone e in particolare alle donne.
Il ruolo altrettanto fondamentale dei dispositivi di microarea, a totale copertura della città.
La necessità di studiare possibili dispositivi alternativi al ricovero in case di riposo, nonché l’applicazione concreta di alternative alla detenzione.
Un primo arricchimento del confronto è derivato da una conferenza stampa tenutasi la scorsa settimana, molto partecipata.
Affinché la città dica la sua su programmi e piani dell’azienda sanitaria, Un’altra città vuole ulteriormente ampliare il dialogo con la cittadinanza attraverso un incontro al link
https://us02web.zoom.us/j/
Incontro durante il quale Maria Grazia Cogliati Dezza parlerà con: Franco Rotelli (già Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Triestina); Roberto Mezzina e Franco Perazza (già Direttori del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste e Gorizia; Elena Cerkvenic (art. 32); Silva Bon (Luna e l’altra); Pierangelo Motta (Segretario Generale fnp Cisl Trieste-Gorizia); Rossana Giacaz (Segreteria Regionale Cgil); Adriano Sincovich (Segretario SPI-CGIL Trieste) e molti altri che hanno chiesto di esserci e di intervenire.