Da Goethe a Canova, a Sacile prosegue il “viaggio nella bellezza” con il Piccolo Teatro

Antonio Canova Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria 1798 1805. Particolare-arte svelata

Secondo appuntamento a Sacile per “Scenario d’Estate”, la rassegna promossa dal Piccolo Teatro Città di Sacile che propone, nella prima parte del cartellone, il percorso divulgativo, tra arte, storia, tradizioni culinarie e performance dal vivo, che quest’anno segue il tema “A Tavola con… Canova e il Neoclassicismo”. Giovedì 30 giugno nella Chiesa di San Gregorio alle 20.45 il format, sviluppato ormai da diversi anni insieme all’Accademia Italiana della Cucina, con il sostegno del Comune di Sacile e della Fondazione Friuli, presenterà la conferenza-spettacolo dal titolo “Da Goethe a Canova: viaggio nelle bellezze d’Italia”, con l’intervento della Delegata dell’Accademia della Cucina di Francoforte sul Meno (Germania) Laura Melara-Dürbeck, autrice di un intrigante saggio dal titolo “I sapori del giovane Goethe. Ricette e pietanze dal Viaggio in Italia”, nel quale evidenzia i numerosi riferimenti alla tavola del Bel Paese contenuti nel famosissimo testo-cult del “Grand Tour”, che segue le giovanili peregrinazioni del grande autore tedesco nel paese “dove fioriscono i limoni”, alla scoperta non solo di arte, storia e paesaggi, ma anche dei sapori che testimoniano la straordinaria varietà del “sapere cucinario” italiano. Il dittico viene completato da Roberto De Feo, ricercatore e docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Udine, esperto del Neoclassicismo e Romanticismo veneziano, che parlerà de “I leoni di Canova: dal burro ai marmi”, in omaggio allo scultore veneto, che secondo la tradizione diede prova delle sue abilità fin da giovanissimo, creando appunto un leone di burro per una fastosa cena dell’aristocrazia veneziana, di cui si guadagnò così simpatie e protezioni, fondamentali per la sua successiva formazione artistica.
Chiuderà la serata una performance teatrale in forma di reading con musica dal titolo “Storie di eros e magia”, da brani dell’opera di Apuleio, interpretati da Edoardo Fainello, con Andrea Armellin alla chitarra, produzione del Centro Teatrale Da Ponte di Vittorio Veneto. Le avventure del “curiosus” Lucio, tra le streghe, gli incantesimi e le fantastiche storie della magica terra di Tessaglia, corrono sul fil rouge che lega l’ammirazione per la classicità greca agli ideali di bellezza del Neoclassicismo, di cui Canova, attraverso le sue opere – spesso proprio ispirate ai temi della mitologia e della letteratura antica – fu uno dei più fulgidi esempi.
La serata avrà ingresso libero, senza prenotazione.