Dalla donna senza velo all’escalation in medio oriente. Quando il Mainstream decide chi merita attenzione

Recentemente, l’arresto di una donna in Iran, accusata di violare la Costituzione della Repubblica Islamica, ha catturato l’attenzione delle maggiori testate giornalistiche atlantiste. L’episodio ha scatenato un’ondata di indignazione sui social, amplificata da quelle stesse voci mainstream che, in diverse occasioni, sono rimaste in rigoroso silenzio. È difficile ignorare l’ironia della tempistica.
In effetti non è la prima volta che le donne iraniane sfidano il regime.

Basti ricordare le “Ragazze di Vida Movahed”, che nel 2017 si tolsero il velo in pubblico a Teheran, o la tragica morte di Mahsa Amini nel 2022. Tuttavia, solo alcuni di questi episodi riescono a rompere il muro di silenzio imposto dai media occidentali, mentre altre coraggiose attiviste vengono addirittura ignorate o relegate in secondo piano. Mentre la vicenda di questa coraggiosa donna viene rilanciata a tamburo battente, inoltre, l’Iran si trova al centro di una crescente crisi internazionale. A far esplodere ulteriormente la tensione è la sua reazione contro Israele, dopo gli attacchi di quest’ultimo in Libano e Palestina che hanno causato innumerevoli vittime, tra cui donne e bambini. La situazione si complica ulteriormente quando si analizza l’influenza dell’Iran sulla scena internazionale. Non è un segreto che Teheran abbia sostenuto i ribelli Houthi in Yemen, i quali da tempo attaccano le navi mercantili nel Mar Rosso, causando danni incalcolabili al traffico commerciale.

L’affondamento della nave Rubymar, per esempio, colpita dagli Houthi e carica di materiali pericolosi, è solo uno degli episodi recenti che mettono a rischio la stabilità economica internazionale. Le conseguenze? I costi delle merci aumentano, mettendo in difficoltà anche i consumatori occidentali. Ed è qui che emerge la vera domanda: cosa accadrebbe se l’Iran dichiarasse guerra a Israele e agli alleati che la riforniscono di armi? Senza dubbio, gli attacchi verrebbero intensificati, potenziati dall’esercito iraniano, aggravando ulteriormente la crisi economica globale. E chi ne pagherebbe le conseguenze? Noi occidentali, con un impatto diretto sui nostri portafogli. E allora, sorge spontanea una domanda: E che la paura dei paesi occidentali non dipenda dall’impatto che l’escalation tra Iran e Israele potrebbe avere sulle nostre economie?

Mathias Pds