Dalla Regione ai giovani buono Amazon: «Premio per la sostenibilità è come un fucile in premio per la pace. Scelta imbarazzante»
Il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo ha annunciato il deposito di una interrogazione alla Giunta Fedriga in merito al concorso video intitolato “La nuova generazione verde: prospettive per un futuro sostenibile e inclusivo”, promosso dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, nell’ambito del programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020, e che mette in palio come primo premio per il vincitore un buono Amazon da 250 euro. «Che l’Amministrazione Fedriga fosse impegnata in una evidente operazione di greenwashing, celando dietro un manto di retorica verde pratiche e investimenti che nulla hanno a che fare con la difesa dell’ambiente, lo denunciamo da tempo. Ci sono, però, degli elementi che superano la soglia del buongusto e vanno chiariti. Per questo stiamo depositando un’interrogazione per chiedere alla Giunta come è possibile che un concorso per giovani videomaker promosso dalla Regione abbia come primo premio un buono Amazon», dichiara Massimo Moretuzzo. «Da una parte, nel bando del concorso si indicano come temi da approfondire gli esempi di azioni sostenibili, la valorizzazione delle risorse locali, il senso di appartenenza e di comunità; dall’altra, si incentivano i giovani partecipanti a perseguire un modello di sviluppo come quello rappresentato da Amazon che va in tutt’altra direzione. Cosa c’entra Amazon con la sostenibilità, il senso di comunità e la valorizzazione delle risorse locali? Mettere in palio un buono Amazon significa dare un valore positivo a uno dei simboli più eclatanti di un modello economico profondamente insostenibile dal punto di vista ambientale, dei diritti del lavoro e della tutela delle produzioni locali. Sarebbe come scegliere un fucile come premio per la pace! Con queste considerazioni – continua Moretuzzo –, non intendiamo negare gli aspetti positivi del commercio online, che rappresenta sicuramente una parte importante dei sistemi produttivi e distributivi del prossimo futuro, ma siamo convinti che a essere supportate nello sviluppo del commercio online debbano essere le nostre aziende, le nostre filiere, i nostri prodotti locali, con piattaforme che operano nel rispetto dell’ambiente e di chi lavora. Promuovere Amazon significa condividere e accettare la filosofia di una multinazionale che ha visto triplicare i propri profitti nel periodo della pandemia, è stata spesso accusata di imporre pessime condizioni lavorative ai propri dipendenti, nonché accettare tranquillamente il fatto che il suo maggiore azionista possegga assieme a una manciata di altri super ricchi un patrimonio pari a quello di metà della popolazione mondiale». «Noi lo riteniamo eticamente e socialmente inammissibile e crediamo che un ente pubblico come la Regione Friuli-Venezia Giulia dovrebbe agire in modo totalmente diverso. D’altra parte, la Lega di governo ha già dimostrato in altre occasioni la sua subalternità a chi si arricchisce in modi discutibili come Amazon: è di poche settimane fa la foto di un sorridente Sindaco di Udine Fontanini che, all’inaugurazione dell’ennesimo magazzino, ha ringraziato Amazon per aver investito proprio nella sua città. Non ci rimane che sperare che la fine della globalizzazione neo liberista così come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, determini anche il rinsavimento degli attuali amministratori», conclude il capogruppo del Patto per l’Autonomia.