Il Corpo….

Si levano gli scudi a difesa del Corpo. Qualcuno di importante nei gangli vitali della direzione dello stesso Corpo arriva a dire che si è trattato di infiltrati che hanno acquistato il glorioso cappello nelle bancarelle, e via così. Resta il dato che domenica a Rimini qualcosa , dopo tanto, si è rotto nella mitica narrazione . Già in parte era accaduto con la legge che celebra il Corpo, sia per la data scelta, troppo a ridosso di un’altra più gravosa e e tragica vicenda della nostra umana storia recente, e poi perché quel giorno ricorda anche una delle più drammatiche sconfitte del nostro esercito, con migliaia di morti, dopo un’invasione di un Paese che non ci aveva fatto nulla. Tant’è che ora migliaia e migliaia di firme su una petizione al riguardo chiede la sospensione per due anni delle adunate del Corpo. Forse, al momento, una chiave di lettura c’è comunque per quanto accaduto nei giorni scorsi nella riviera romagnola. Le donne non subiscono più come un tempo, non accettano più di essere semplici oggetti del potere e del piacere maschile: vogliono dignità per i loro sentimenti e rispetto del loro corpo, quello vero. Tutto qui. È il caso che il Corpo se ne faccia una ragione. I tempi sono cambiati e il mito del Corpo non basta più. Zihal