Decreto Crescita, i comuni possono essere soggetto attivo per la creazione di posti di lavoro stabili
L’Unione Sindacale di Base, con una nota, rende noto di essersi attivata presso le amministrazioni comunali dell’Isontino per sollecitare un intervento dei sindaci presso la Regione, al fine di rendere applicabile nei tempi previsti la norma sblocca piante organiche, inserita nel decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 “Decreto Crescita”, recentemente convertito in legge, recante: “misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” e in particolare all’articolo 33, che prevede l’assunzione di personale a tempo indeterminato nei comuni in base alla sostenibilità finanziaria e in coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale.
I comuni, dunque, possono essere soggetto attivo nella creazione di nuovi posti di lavoro stabili, ciò potrebbe essere un primo segale, ancorché parziale, ma sicuramente positivo in un ambito locale come il nostro, caratterizzato da un continuo processo di deindustrializzazione e la perdita di ulteriori posti di lavoro.
Questo è possibile solo se si spinge l’Amministrazione regionale del FVG a compiere i passi necessari per acquisire nel proprio ordinamento il summenzionato articolo 33 e così colmare, fino al 30% del turn-over, la mancanza di forza lavoro nelle amministrazioni locali.
I comuni infatti, sono stretti tra il blocco delle assunzioni e il progressivo invecchiamento del personale, tanto che la situazione sta diventando un’emergenza con il ridimensionamento dei servizi oltre al relativo ricorso alla loro esternalizzazione a discapito dei cittadini.
Le forme d’assorbimento del personale sono dunque possibili, attingendo alle liste degli Uffici per l’Impiego delle disoccupate e disoccupati espulsi dai cicli produttivi dei comparti privati in crisi, che almeno in parte potrebbero avere un’occasione per uscire dalla precarietà e stabilizzarsi con giovamento non solo personale, ma per l’intera comunità.