Discussione e bocciatura “ideologica” in Consiglio regionale della mozione in tema di morte medicalmente assistita

“Oggi in Consiglio Regionale ho portato in discussione una mozione ispirata dall’Associazione Coscioni affinché la Regione FVG predisponesse le modalità individuate dalla Corte Costituzionale in tema di morte medicalmente assistita. La sentenza n. 242 del 2019
della Corte Costituzionale ha reso possibile un percorso di fine vita umano a persone come “Mario” nella Regione Marche. Un percorso che non lo ha obbligato, come tante decine di cittadini italiani ogni anno, ad andare in Svizzera per esercitare il proprio
diritto ad una morte dignitosa. La Corte Costituzionale ha riconosciuto il diritto all’autodeterminazione nel fine vita “qualora siano tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale e affette da patologie irreversibili, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che reputa intollerabili, purché le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario, previo parere del comitato etico territorialmente competente”. Purtroppo la mozione è stata bocciata. Questa poteva essere un’occasione importante per il FVG di distinguersi in termini di diritti civili. Ma l’oscurantismo ha ancora vinto. Come Open Sinistra FVG, intendiamo presentare una proposta di legge regionale in merito. I diritti civili sono le uniche pietre angolari con le quali affrontare il difficile futuro che ci aspetta. Le tematiche di bioetica sono sempre più urgenti anche a fronte al progresso medico e tecnologico.” Così si è espresso il consigliere regionale Furio Honsell. Raffaella Barbieri, Coordinatrice della Cellula Coscioni Udine, si è espressa sull’esame della mozione in Consiglio regionale: “La Cellula Coscioni di Udine esprime rammarico e delusione per la decisione di respingere la mozione sulla morte medicalmente assistita e l’informazione capillare sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento.
Collaboreremo con il consigliere Honsell per presentare una proposta di legge regionale. Ringraziando tutti i firmatari della mozione, vorremmo replicare al Consigliere Giacomelli di Fratelli d’Italia che ha affermato di “avere i brividi al solo pensiero di istituire sportelli informativi sul Testamento Biologico” che la campagna informativa sulle DAT è già prevista dalla legge n.219 del 2017 e che a prescindere dalla sua morale personale il dovere delle istituzioni è quello di ascoltare le istanze dei cittadini e assicurare l’autodeterminazione a tutti senza arrogarsi il diritto di giudicare la sofferenza altrui.”