Gli studenti  di Udine discutono sulla violenza di genere. Domani evento pubblico “che genere di scuola?”

Riceviamo  dal Collettivo studentesco solidale e unione degli studenti  di Udine e pubblichiamo volentieri:  “Da uno studio italiano di quest’anno (promosso da Actionaid), si legge nella nota,  è emerso come sia estremamente frequente che i ragazzi e le ragazze che subiscono una molestia non la denuncino: per vergogna (62%), per paura (55%), perché lo si ritiene inutile (48%). Un adolescente su cinque è convinto che le ragazze siano responsabili della violenza sessuale subita in base al loro abbigliamento. Istituendo degli strumenti di tutela e prevenzione reale vicini all3 student3, all’interno degli stessi istituti, si creerebbe un ambiento spronato a una rieducazione alla cittadinanza, volta allo sradicamento della violenza di genere e della cultura dello stupro già dall’interno degli ambienti scolastici. Analizzando brevemente gli studi sociologici sulla violenza di genere – un esempio tra tutti è la piramide della violenza – appare chiaro quanto questa non sia un fenomeno momentaneo, ma endemico: il frutto, come più e più volte e stato descritto in questi giorni, di una cultura, di una serie di comportamenti e automatismi che fanno parte della nostra educazione e cultura. Ed è quindi proprio su questa che è necessario agire e ricominciare a costruire, per una società libera da ogni tipo di discriminazione. Prossimamente a Udine avverrà un evento pubblico “che genere di scuola?”  (domani ndr)  20 dicembre, che andrà ad analizzare uno di questi strumenti (la carriera alias) da alcuni avvocati e educatori di rete lenford e arcigay. La carriera alias è un aggiunta al regolamento scolastico per garantire la tutela degli studenti trans, e la loro identità di genere. Durante lo scorso anno scolastico al liceo artistico G. Sello è stato avviato un percorso di dialogo con la dirigenza e di formazione studentesca sul tema. Due dei principali obbiettivi raggiunti sono la coscientizzazione di quest’ultima e la disponibilità da parte dell’amministrazione ad assicurare percorsi di formazione per i docenti ed il personale tutto. Ancora oggi si registrano casi di discriminazione dell3 student3 trans nella scuola, emergenza che si verifica in particolare per mancata preparazione da parte del corpo docente. La risposta assicurata alla comunità studentesca è quella di formare e educare al tema, una promessa che ad oggi non è stata ancora mantenuta”.