Doppia preferenza di genere: Repini (Pd), battaglia andrà avanti. Celotti: resta difficile elezione donne in Consiglio regionale
“Un’occasione persa, che assume un valore quasi simbolico alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Nessuna indebita sovrapposizione ma un segnale negativo sì, e per questo il Pd continuerà a portare avanti una battaglia di diritti basilari”. Lo afferma la responsabile Pari opportunità nella segreteria regionale del Pd Fvg, Valentina Repini, dopo che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha bocciato la proposta di legge del Partito democratico e sostenuta da tutta l’opposizione, che avrebbe introdotto la doppia preferenza di genere nel sistema elettorale regionale. “Si trattava di un provvedimento di cultura democratica – aggiunge l’esponente dem – che avrebbe favorito una più equa rappresentanza di genere nel Consiglio regionale, per rispecchiare il reale peso femminile nella comunità regionale, composta per il 51% da donne”. Per la sindaca di Treppo Grande (Udine) Manuela Celotti, pure componente della segretaria Pd Fvg “questa è una bocciatura che mantiene difficile per le donne la competizione all’elezione in Consiglio regionale, a differenza di come avviene nei Comuni. Le donne che ricoprono ruoli politici e istituzionali dovrebbero lavorare per promuovere migliori condizioni e possibilità per tutte le donne, altrimenti l’emancipazione rimane un fatto personale e non di genere. Le conquiste personali – conclude – non cambiano i sistemi”.