Due anni di guerra in Ucraina: a Udine le tre grandi confessioni cristiane si uniscono in preghiera per la pace
A distanza di due anni dall’aggressione russa dell’Ucraina, sabato 24 febbraio alle 17 in Cattedrale a Udine avrà luogo una preghiera ecumenica per invocare il dono della pace. Sono coinvolte le tre principali confessioni presenti nel territorio diocesano: cristiani cattolici, evangelico-metodisti e ortodossi.
Il 24 febbraio non è più una data come le altre: la mente va allo stesso giorno del 2022, quando ebbe inizio l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo. A distanza di due anni da quel tragico 24 febbraio, le chiese tengono accesa la luce della preghiera e lo fanno anche in Friuli.
A Udine, in particolare, alle 17 di sabato 24 febbraio la Cattedrale ospiterà una preghiera ecumenica per la pace, presieduta dai rappresentanti delle tre confessioni cristiane presenti nel territorio: mons. Luciano Nobile (parroco della Cattedrale e Vicario urbano), il vescovo Policarpo del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli in Italia (in rappresentanza delle Chiese ortodosse) e il pastore metodista Jens Hansen.
Oltre che per l’Ucraina, si pregherà anche per la Terra Santa (per cui il Centro missionario udinese ha indetto la campagna quaresimale «In Palestina con gli ultimi per la pace»), l’Etiopia (a cui la Diocesi di Udine è particolarmente legata da vincoli di gemellaggio), per i cristiani perseguitati e per tutte le situazioni di conflitto. Significativa, alla fine della celebrazione, sarà la preghiera del Padre Nostro in ucraino, armeno, arabo e aramaico.
La preghiera è promossa dal Servizio diocesano per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e le sette.