Eletta la nuova segreteria regionale di Sinistra Italiana FVG

Riunita ieri  la nuova Assemblea Regionale di Sinistra Italiana per la prima volta dopo il congresso del 20 febbraio scorso che ha eletto il nuovo segretario Sebastiano Badin. L’Assemblea  ha eletto la nuova segreteria, composta da: Marco Duriavig, Michele Ciol, Emanuel Oian, Dianella Pez, Federico Gratton e membro invitato permanente Calogero Anzallo. Il ruolo di tesoriere è stato affidato a Antonio Bondavalli. Sinistra Italiana lancia anche la campagna di tesseramento 2021 rilevando  un boom di iscrizioni avvenuto dopo la decisione del partito a livello nazionale di non votare la fiducia al governo Draghi.
Il partito, si legge in una nota,  ha avviato una grande fase di partecipazione interna per valorizzare le esperienze e le energie utili a ridare nuova linfa alla sinistra ecologista e di opposizione. La nuova segreteria affronterà da subito le sfide legate alla pandemia e alla crisi economica e si impegna sin da subito in vista delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno in regione. Il focus come sempre sarà sulla lotta alle disuguaglianze e alla crisi climatica. Per Sebastiano Badin “finalmente è chiara l’alternativa a Draghi e Fedriga. Sinistra Italiana e la nuova segreteria regionale, si legge ancora nella nota,  sono dalla parte dei lavoratori, degli Studenti e di chi è stato lasciato indietro dalla crisi economica e sociale. Abbiamo sempre difeso sanità e scuola pubblica e tutti ora ne riscoprono l’importanza, dopo anni di tagli e austerità. La giunta Fedriga è inadeguata a questa fase storica, è il momento di costruire l’alternativa”.  Serena Pellegrino, già deputata di Sinistra Italiana e membro dell’Assemblea Nazionale commentando la nomina della nuova segreteria ha dichiarato: “Accolgo con plauso la proposta del neo segretario regionale Sebastiano Badin. Inclusione e operatività: azioni necessarie per rispondere a una fase in cui la privatizzazione della politica si fa sempre più imperativa. Sinistra Italiana procede contro corrente e spalanca le porte a tutti e tutte coloro che non accettano la mercificazione delle decisioni politiche. La transizione ecologica e sociale non può passare attraverso la porta della finanza con un restyling semantico.”