Elezioni in Friuli Venezia Giulia, si vota il 2 e il 3 aprile. Unione popolare chiede il rinvio a fine primavera

È intenzione di questa Amministrazione procedere all’adozione della delibera che andrà a fissare ufficialmente le date delle prossime elezioni regionali e comunali. Delibera che sarà adottata entro l’1 febbraio 2023″ lo ha affermato in una nota ufficiale l’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, che oggi ha presentato una apposita generalità nel corso della riunione della Giunta regionale. “Come previsto nella legge collegata alla manovra di bilancio – aggiunge Roberti – si voterà domenica 2 e lunedì 3 aprile. Una decisione che porta a un evidente risparmio di costi e che punta a favorire una più ampia partecipazione dei cittadini ai processi democratici di scelta delle amministrazioni locali”.  “Nel 2023 – spiega ancora l’assessore – devono essere rinnovati gli organi di 19 Comuni della Regione, tra i quali Udine e Sacile con popolazione superiore a 15mila abitanti con eventuale turno di ballottaggio il 16 aprile 2023”. In sostanza il voto sarà in corrispondenza della Domenica delle Palme e l’election day in Friuli Venezia Giulia che si protrarrà fino a lunedì 3 aprile dato che vedrà sia il voto per le elezioni regionali sia di quelle di 19 amministrazioni comunali. Secondo la legge regionale 21 del 2004, i sindaci di Comuni con più di 3mila abitanti sono ineleggibili come consiglieri regionali, e per potersi candidare devono recedere dalle proprie funzioni 90 giorni prima delle elezioni, cioè entro il 29 gennaio. Sono 46 i consiglieri che saranno eletti per il tredicesimo consiglio regionale, cioè uno per ogni 25mila abitanti sulla popolazione di 1 milione 194mila e 647 persone rilevata dall’Istat in regione lo scorso dicembre . A loro si aggiungeranno il presidente eletto e il secondo candidato più votato. Fin qui le decisioni della giunta regionale alle quali si oppongono  Unione Popolare e PCI che hanno espresso la loro contrarietà in una nota: “Pare che le prossime elezioni in Friuli Venezia Giulia si svolgeranno domenica 2 aprile 2023. Oggi il presidente della Regione Massimiliano Fedriga dovrebbe metterci la firma. Come Unione Popolare e PCI, forze politiche di opposizione, che sono portatrici di un programma e una visione alternativa a quella di una classe politica oggi rappresentata che produce malaffare e sfruttamento per una parte consistente della popolazione, vogliamo dire la nostra; vogliamo poter rappresentare un dissenso radicale a chi in questi troppi anni di alternanze fittizie, ci ha implicitamente vietato legittima ospitalità democratica. Questa legge elettorale produce peraltro una enorme disparità fra forze politiche che non sono già presenti nel Consiglio Regionale, che devono raccogliere almeno 4750 firme nella Regione, e quelle oggi rappresentate, che non ne devono raccogliere nemmeno una. Chiediamo quindi che le prossime elezioni regionali si svolgano a fine primavera per poter essere realmente al servizio di una collettività che ne ha bisogno. Solo così i nostri candidati si troveranno costretti a raccogliere le 5000 firme necessarie alla presentazione delle liste non in pieno inverno ma tra marzo e aprile, in condizioni climatiche accettabili. PCI e Unione Popolare intendono quindi esprimere la perplessità e il malumore di tutta la propria base per una decisione, che se dovesse prendere forma, non potrà che tramutarsi in un palese attacco alle libertà democratiche del nostro paese, portando ulteriore disaffezione e allontanamento dei cittadini dagli organi vitali delle istituzioni”.