Elezioni regionali il 2 e 3 aprile. Open Fvg per sbrogliare la matassa cerca di forzare tempi e modi aprendo ai pentastellati
Non c’è più tempo per essere ondivaghi, i punti proposti dai 5 stelle sono in larga parte condivisi da tutte le forze politiche del centrosinistra. Così una nota di Open Fvg che cerca di forzare tempi e modi ma ovviamente facendolo rischia di aprire crepe nel centrosinistra, almeno come fino a ieri si era palesato. “Riteniamo che per dare un futuro diverso a questa regione chiusa in se stessa si debba costruire un’alleanza larga, spiegano nella nota da Open Fvg. Non abbiamo mai messo veti, ma ormai non è più possibile per la coalizione di centrosinistra essere ondivaga. Preso atto dell’indisponibilità di M5S e terzo polo di fare parte di un’unica coalizione è il momento di decidere in quale direzione allargare. Anche su questo non abbiamo dubbi. Da parte dei 5 stelle si è proposto un metodo, prima il programma poi l’individuazione del candidato Presidente. Questo metodo vede concordi noi ed altri soggetti della coalizione, ma c’è di più, ai tavoli di confronto del centrosinistra tutti si dicono d’accordo con buona parte delle proposte del movimento 5 stelle. Da parte del terzo polo, invece, registriamo un modo di fare politica vecchio stile, si muovono sottotraccia e non si capisce nemmeno quale sia la loro proposta. È questo che ci fa dire ancora una volta che rincorrere il terzo polo sarebbe un grave errore politico che rischierebbe di compromettere ulteriormente l’unitarietà della coalizione di centrosinistra. Per queste ragioni ci stiamo impegnando con forza per favorire un dialogo tra PD e M5S e rilevata una convergenza sui punti base del programma, sarebbe davvero incomprensibile agli occhi dei cittadini se per salvaguardare interessi di parte non si dovesse raggiungere un accordo”.