Elisoccorso notturno: soccorsi lenti e si spende tanto di più
Dal rapporto “Bersagli”, redatto dalla Scuola S. Anna di Pisa, emerge che la spesa pro capite in FVG è decisamente troppo alta. Così in una nota il consigliere regionale del gruppo misto Walter Zalukar, secondo cui sarà necessario capire le cause di questo eccesso di spesa perché l’alta incidenza tumorale e la popolazione anziana (le cui cure ed assistenza richiedono ingenti finanziamenti) da sole non lo spiegano. Dietro quel dato, quindi, prosegue il consigliere d’opposizione, si annida una varietà di inefficienze gestionali. Una di queste sembra essere l’uso dell’elisoccorso notturno su cui ho interrogato la Giunta regionale. Andando con ordine. Elifriulia si è aggiudicata per un quinquennio il Servizio aereo regionale di protezione civile ed elisoccorso al costo di 35 milioni di euro; nella convenzione è compreso il servizio di elisoccorso notturno al costo di oltre 2 milioni di euro. In FVG risulta che il numero di voli notturni è di circa 100 all’anno, mentre la normativa nazionale (DM 70/2015) indica, per l’attivazione dell’elisoccorso notturno, “una previsione media di interventi compresa tra 350 e 550 anno”. Inoltre, la Delibera regionale n. 2039/2015 fissa in massimo 20 minuti l’arrivo dei soccorsi sul target. Nell’attività di elisoccorso notturno in FVG si riscontra tuttavia un sensibile allungamento dei tempi: non meno di 30 minuti dall’allarme all’arrivo sul target, ma spesso anche 40 minuti e più. Il servizio reso sembra pertanto inefficace perché supera di molto i tempi di soccorso previsti e inefficiente perché, con una media di 20.000 euro per volo, è molto più oneroso del trasporto terrestre. Intendiamoci, sulla salute dei cittadini non si lesinano le risorse, ma qui il discorso è ben diverso. Anche in quest’area della sanità è giusto chiedere a un servizio, a un farmaco, ad una qualsiasi prestazione “value for money” e il valore deve essere indicato con un inequivocabile guadagno in salute, mentre qui si spende tanto di più per arrivare tanto più tardi. Lo spreco di risorse sembra evidente e macroscopico e ci si chiede come mai non si corra a porvi rimedio.