Europee: Shaurli, candidati Lega impossibili da eleggere:  “Pd vuole competenza e autorevolezza in Europa ” 

“È quasi impossibile che i candidati friulani della Lega vengano eletti, visto che in Emilia Romagna, Veneto e Trentino Alto Adige gli assessori di Buja e Spilimbergo temo siano poco conosciuti. Ma se fossero eletti forse potrebbero almeno garantire una presenza a Bruxelles più alta del ‘capitano’ e del suo record di assenze”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando la presentazione presentazione della lista dei candidati della Lega per le elezioni europee nella circoscrizione Nord-Est, ieri a Udine.
“Da dietro un tavolo in cui – sottolinea Shaurli – non c’era una singola bandiera europea, Fedriga ha fatto il capo della Lega, esattamente come fa con la sua maggioranza, mai coinvolta né citata ieri così come nelle scelte di governo e nelle proposte di legge in Consiglio Regionale. Il dato vero è che Fedriga, negli equilibri interni della Lega, non pesa abbastanza da proporre un candidato forte per la nostra regione”.

“Noi in Europa – indica il segretario dem – vogliamo andarci con competenza ed autorevolezza, non ogni tanto in gita. Per questo il PD ha già presentato un capolista autorevole come Calenda che – spiega –  conosce le condizioni economiche in cui versa il nostro Paese e si preoccupa dei posti di lavoro persi quotidianamente anche in questa Regione. Abbiamo una candida vera come Isabella De Monte, vice capo delegazione con record di presenze e capacità di lavoro dimostrati a Bruxelles, dove ha rappresentato al meglio il Friuli Venezia Giulia. E abbiamo persone – aggiunge – che rappresentano l’apertura delle nostre liste come Furio Honsell e la sua sensibilità verso la sostenibilità ambientale ma anche Antonio Calo’, cittadino europeo dell’anno o Roberto Battiston ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana”.
“Fedriga cianci pure via Facebook ma questa volta – sostiene Shaurli – i cittadini possono scegliere e sono convinto che guarderanno competenze e curriculum per decidere chi può rappresentarli degnamente in Europa e – conclude – occuparsi anche degli interessi del nostro territorio”.